Sono passati più di 40 anni dai primi casi di AIDS eppure, ancora oggi, la positività al virus HIV porta a intolleranza e discriminazione.
Limitate conoscenze e comprensione della malattia, scarsa informazione sulle modalità di trasmissione, associate alla mancanza di una cura definitiva per l’AIDS, alimentano queste reazioni. Influiscono anche l’intolleranza nei confronti di chi fa abuso di sostanze, dell’orientamento sessuale o dell’etnia.
La discriminazione, poi, si manifesta in svariati ambiti della vita di un individuo sia sociale che lavorativa.
Discriminazione che, soprattutto, rischia di vanificare gli sforzi per promuovere l’esecuzione del test, rendendo anche difficile rivelare il proprio stato di positività.
Se da un lato la tutela delle persone HIV positive dovrebbe essere garantita a livello normativo, un aspetto fondamentale per abbattere discriminazione e intolleranza riguarda quindi la comunicazione:
Abbattere l’intolleranza e la discriminazione significa non solo aumentare l’accettazione sociale di una persona HIV positiva, ma anche sottolineare come il progresso scientifico abbia reso l’HIV una malattia gestibile che, se diagnosticata e trattata precocemente, seguendo attentamente le indicazioni del medico, consente di conviverci con una qualità di vita buona e una probabilità del tutto irrisoria di trasmissione del virus. Per questo è particolarmente importante incoraggiare, promuovere e favorire:
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