HIV e Metabolismo

HIV e Metabolismo

L’efficacia della terapia antiretrovirale consente alle persone con HIV una lunga aspettativa di vita ma, anche se con l’assunzione regolare delle medicine è possibile avere una qualità di vita molto buona, l’HIV rimane una malattia cronica dalla quale non è possibile guarire definitivamente e le cure andranno assunte per tutta la vita. (1)

Aggiunta all’invecchiamento fisiologico, possono determinare alcune alterazioni del metabolismo. (1)

Per evitare che si trasformino in problemi seri è importante conoscere quali alterazioni e sintomi possono presentarsi così da riconoscerle e rivolgersi quanto prima al proprio medico.

Inoltre, anche se ci si sente bene, rispettare con puntualità le visite di controllo è fondamentale!

Durante la visita, infatti, il medico verificherà le condizioni di salute generale della persona HIV positiva, prescriverà gli esami di controllo, e valuterà l’andamento della terapia in corso decidendo, se opportuno, di variare o integrare i farmaci sulla base delle esigenze specifiche di ognuno. (2,3)

POSSIBILI ALTERAZIONI DEL METABOLISMO (2)

Con la parola metabolismo si intendono tutti i modi in cui il nostro corpo crea ed utilizza l’energia. Si parla di “alterazioni del metabolismo” quando vi è qualcosa che non funziona nei meccanismi coinvolti.

Sempre secondo le indicazioni del proprio medico, generalmente, è possibile gestire le alterazioni attraverso l’assunzione di farmaci specifici o adottando uno stile di vita più sano.

ALTERAZIONE DEL METABOLISMO DEI GRASSI

  • Dislipidemina (1,2,4,5)
    È un’alterazione della quantità dei grassi nel sangue e dei rapporti fra le varie frazioni che li compongono. In particolare, di trigliceridi e colesterolo che se non opportunamente corretti possono causare problemi cardiovascolari anche importanti (ad esempio alterazioni della pressione sanguigna, problemi alle coronarie e infarto).
  • Lipodistrofia (2,4)
    È un disturbo che riguarda il modo in cui il corpo crea, utilizza ed immagazzina il grasso. Può presentarsi come perdita oppure accumulo di grasso in alcune zone del corpo. La capacità delle persone con HIV di percepire questo disturbo è fondamentale nella segnalazione al proprio medico; infatti, i cambiamenti del grasso corporeo, se diagnosticati in tempo, possono essere limitati con opportuni accorgimenti.

ALTERAZIONE DEL METABOLISMO DEGLI ZUCCHERI (2)

Le cellule del nostro corpo ricavano energia principalmente dagli zuccheri assunti con il cibo e presenti nel sangue.
In particolare, gli zuccheri che ingeriamo vengono trasformati in glucosio e il pancreas produce un ormone chiamato insulina che consente di trasformarlo in energia.

In questo processo si possono innescare alcune problematiche che impediscono alle cellule di utilizzare l’insulina oppure il pancreas smette di produrla rendendo impossibile trasformare il glucosio in energia; quest’ultimo si accumula nel sangue (iperglicemia) e nel momento in cui questa condizione diventa persistente causa diabete.

ALTERAZIONE DEL METABOLISMO DELLE OSSA (2,5)

Il virus dell’HIV, tramite meccanismi complessi, può esserne responsabile di problemi alle ossa che aggravano la naturale riduzione della massa ossea che si verifica con l’aumentare dell’età. Nelle persone sieropositive si riscontra un’elevata incidenza di due malattie ossee in particolare:

  • Osteoporosi (2,5)
    È un’alterazione del tessuto osseo che perde compattezza e diventa poroso sviluppando una predisposizione alle fratture.
    Si può avere l’osteoporosi senza saperlo e scoprirlo solo quando ci si frattura un osso. Per questo è importante attuare la strategia di prevenzione suggerita dal medico durante la visita.
  • Osteonecrosi (2,5)
    Il termine osteonecrosi significa letteralmente morte dei tessuti ossei. Colpisce solitamente la testa del femore creando problemi alla giuntura dell’anca, ma può dare anche altri problemi articolari, per esempio, alle ginocchia o alle caviglie. I sintomi sono principalmente dolori articolari che si possono manifestare solo quando si carica l’articolazione o in maniera continua.

ACIDOSI LATTICA (2,3)

Si tratta di un aumento di acido lattico nel sangue. È un effetto collaterale relativo ad alcuni farmaci per l’HIV che si può manifestare in rari casi.
Come fattori di rischio sono stati identificati lo stadio avanzato di malattia, l’obesità, il sesso femminile ed è probabile che i pazienti con epatite siano più predisposti.
I sintomi sono: sensazione di stanchezza, perdita di peso, nausea, vomito e dolore addominale. In caso si manifestino bisogna rivolgersi subito al proprio medico.

  1. Pirro M, et al. Giornale Italiano dell’Arteriosclerosi 2016; 7 (3): 32-57.
  2. EFFETTI INDESIDERATI E INTERAZIONI FARMACOLOGICHE DEL TRATTAMENTO ANTIRETROVIRALE https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_563_allegato.pdf

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