L’efficacia della terapia antiretrovirale consente alle persone con HIV una lunga aspettativa di vita ma, anche se con l’assunzione regolare delle medicine è possibile avere una qualità di vita molto buona, l’HIV rimane una malattia cronica dalla quale non è possibile guarire definitivamente e le cure andranno assunte per tutta la vita. (1)
Aggiunta all’invecchiamento fisiologico, possono determinare alcune alterazioni del metabolismo. (1)
Per evitare che si trasformino in problemi seri è importante conoscere quali alterazioni e sintomi possono presentarsi così da riconoscerle e rivolgersi quanto prima al proprio medico.
Inoltre, anche se ci si sente bene, rispettare con puntualità le visite di controllo è fondamentale!
Durante la visita, infatti, il medico verificherà le condizioni di salute generale della persona HIV positiva, prescriverà gli esami di controllo, e valuterà l’andamento della terapia in corso decidendo, se opportuno, di variare o integrare i farmaci sulla base delle esigenze specifiche di ognuno. (2,3)
Con la parola metabolismo si intendono tutti i modi in cui il nostro corpo crea ed utilizza l’energia. Si parla di “alterazioni del metabolismo” quando vi è qualcosa che non funziona nei meccanismi coinvolti.
Sempre secondo le indicazioni del proprio medico, generalmente, è possibile gestire le alterazioni attraverso l’assunzione di farmaci specifici o adottando uno stile di vita più sano.
Le cellule del nostro corpo ricavano energia principalmente dagli zuccheri assunti con il cibo e presenti nel sangue.
In particolare, gli zuccheri che ingeriamo vengono trasformati in glucosio e il pancreas produce un ormone chiamato insulina che consente di trasformarlo in energia.
In questo processo si possono innescare alcune problematiche che impediscono alle cellule di utilizzare l’insulina oppure il pancreas smette di produrla rendendo impossibile trasformare il glucosio in energia; quest’ultimo si accumula nel sangue (iperglicemia) e nel momento in cui questa condizione diventa persistente causa diabete.
Il virus dell’HIV, tramite meccanismi complessi, può esserne responsabile di problemi alle ossa che aggravano la naturale riduzione della massa ossea che si verifica con l’aumentare dell’età. Nelle persone sieropositive si riscontra un’elevata incidenza di due malattie ossee in particolare:
Si tratta di un aumento di acido lattico nel sangue. È un effetto collaterale relativo ad alcuni farmaci per l’HIV che si può manifestare in rari casi.
Come fattori di rischio sono stati identificati lo stadio avanzato di malattia, l’obesità, il sesso femminile ed è probabile che i pazienti con epatite siano più predisposti.
I sintomi sono: sensazione di stanchezza, perdita di peso, nausea, vomito e dolore addominale. In caso si manifestino bisogna rivolgersi subito al proprio medico.
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