Il diritto all’invalidità per le persone HIV+

I LAVORATORI SIEROPOSITIVI HANNO DIRITTO ALL’INVALIDITÀ?

Questo dipende dal grado di malattia e dall’impatto che la malattia stessa ha sullo svolgimento delle attività quotidiane, infatti, secondo l’ordinamento italiano, è invalido civile chiunque sia affetto da patologie tali da renderlo incapace di svolgere le attività tipiche della sua età. ⁽²⁾

I benefici concessi variano a seconda del grado di invalidità, che può essere riconosciuto sottoponendosi ad un procedimento amministrativo che accerti: ^(2,3)

• la presenza dell’infezione mediante una visita medica presso la competente Commissione Medica presente in ogni ASL
• l’effettivo grado di riduzione della capacità lavorativa, che sarà espresso sotto forma di valore percentuale.

QUALI SONO LE NORME CHE REGOLAMENTANO IL DIRITTO ALL’INVALIDITÀ?

Sostanzialmente due leggi:

• Legge 12 marzo 1999, n. 68 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”, rivolta alle persone disabili in età lavorativa (con più di 16 anni di età e non ancora giunti all’età pensionabile) e agli invalidi civili. Promuove l’inserimento e l’integrazione delle persone disabili nel mondo del lavoro, attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato. ⁽⁵⁾
  Una persona con HIV/AIDS può richiedere l’iscrizione alle liste delle categorie protette all’ufficio di collocamento per disabili, purché gli sia riconosciuto un grado di invalidità pari o superiore al 46% e residue capacità di lavoro accertate da una commissione medica. ⁽⁵⁾
• Legge 5 febbraio 1992, n. 104 “Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate” Oltre a garantire il pieno rispetto della dignità umana e i diritti di libertà e di autonomia alla persona con handicap, promuove la piena integrazione nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società, fornendo agevolazioni alla persona stessa e ai familiari che se ne prendono cura. ^(2,6)
  Questa legge non contempla direttamente l’HIV. Ciò significa che una persona sieropositiva potrà beneficiare, insieme ai suoi familiari, delle agevolazioni della legge 104 soltanto se, a seguito della visita della commissione medica, la sua patologia sarà riconducibile alla nozione di handicap. ^(2,6)
  In particolare, l’articolo 3, comma 1, della legge 104 definisce persona con handicap “chi presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione.” ⁽⁶⁾

EM-92825