HIV, AIDS e Assistenza sanitaria

HIV, AIDS e Assistenza sanitaria

Per tutti i cittadini l’assistenza sanitaria è fondamentale, e lo è ancora di più per chi soffre di patologie croniche che – come nel caso dell’infezione da HIV - rendono necessarie visite ed esami ripetuti e costanti.

Di seguito ecco come il nostro paese assicura l’assistenza sanitaria alle persone sieropositive.

LE PERSONE SIEROPOSITIVE HANNO UN’ASSISTENZA SANITARIA SPECIFICA?

Si! Esiste un “Piano nazionale di interventi contro HIV e AIDS (PNAIDS)” che è stato approvato dalla Conferenza Stato-Regioni il 26 ottobre 2017. Questo piano va ad integrare le prestazioni e i servizi che il Servizio Sanitario Nazionale è tenuto a garantire a tutti i cittadini, in relazione all’evoluzione dell’epidemia da HIV, mediante iniziative dedicate: (1-3)

  • a favore dei minori, delle donne in gravidanza e della popolazione con coinfezioni HIV/epatite C
  • a sostegno della prevenzione
  • per favorire l’accesso alla terapia, la sua assunzione regolare e la prosecuzione regolare del trattamento
  • di assistenza associata all’invecchiamento della popolazione con HIV.

Questo Piano propone, una serie di interventi basati sulle evidenze scientifiche e definisce obiettivi in linea con quelli delle principali agenzie internazionali che, come l’OMS, puntano a debellare l’AIDS entro il 2030. (2)

A questo link si trova il testo integrale del Piano. https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2655_allegato.pdf

AVERE L’HIV DÀ DIRITTO ALL’ESENZIONE DEL TICKET?

Si! Secondo quanto espresso nel Decreto Ministeriale 28 maggio 1999, n. 329 “Regolamento recante norme di individuazione delle malattie croniche e invalidanti” (art. 5, comma 1, lettera a) del D. Lgs. 29 Aprile 1998 n. 124. (4)

In questo decreto stabilisce che le persone affette da infezione da HIV sono esentati dal pagamento delle prestazioni sanitarie necessarie per:

  • il monitoraggio della malattia,
  • il monitoraggio delle sue complicanze
  • la prevenzione di ulteriori aggravamenti (4,5)

Queste esenzioni sono limitate ai farmaci prescrivibili a carico del Servizio Sanitario Nazionale e ai trattamenti profilattici e terapeutici previsti da protocolli stabiliti in sede ospedaliera.

COME SI OTTIENE L’ESENZIONE DEL TICKET?

L'esenzione deve essere richiesta all'Azienda Sanitaria Locale (ASL) di residenza, presentando una certificazione che attesti la presenza dell’infezione, rilasciata da una struttura ospedaliera o ambulatoriale pubblica. (6)

L’ASL procede a rilasciare l’attestato di esenzione che riporta la malattia con il relativo codice identificativo delle prestazioni per cui si ha diritto all’esenzione. (6)

Il codice identificativo nel caso dell’infezione da HIV è lo 020 e ha durata illimitata. (6,7)

Al link seguente è possibile trovare ulteriori informazioni sulle esenzioni per malattie croniche https://www.salute.gov.it/portale/esenzioni/dettaglioFaqEsenzioni.jsp?lingua=italiano&id=204

GLI STRANIERI HANNO DIRITTO ALL’ASSISTENZA?

Si! Per la normativa italiana le persone straniere possono accedere alle cure urgenti, essenziali e continuative, che includono la diagnosi e la cura delle malattie infettive, tra le quali l’infezione da HIV. (8)

E SE SI TRATTA DI UNO STRANIERO SENZA PERMESSO DI SOGGIORNO?

Di nuovo sì! Il trattamento farmacologico necessario per contrastare la sieropositività al virus dell'HIV è assicurato a tutti, perché è ritenuto una prestazione minima ed essenziale e rientra nell’ambito dei programmi di medicina preventiva a salvaguardia della salute individuale e collettiva. (9)

La Legge 6 marzo 1998, n.40 “Disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”, estende agli stranieri presenti sul territorio italiano, anche se non in regola, i programmi di medicina preventiva previsti per i cittadini italiani considerando la tutela della salute come un momento essenziale del percorso di integrazione. (9)

ANCHE LE PERSONE HIV-POSITIVE DETENUTE IN CARCERE HANNO L’ASSISTENZA SANITARIA?

Certamente! I detenuti sono considerati cittadini a pieno titolo e, quindi, devono usufruire delle stesse cure sanitarie e preventive messe a disposizione dalla comunità. (10)

I detenuti hanno diritto all’educazione sanitaria e devono poter accedere a tutte le informazioni sul tema.

Per tutta la durata della pena devono avere la possibilità di effettuare, in forma riservata e gratuita, i test per l’HIV e ricevere un supporto psicologico, al di là dell’esito.

In caso di positività vengono tutelati dalla legge che non considera in alcun modo accettabile la discriminazione delle persone con HIV/AIDS né dentro né fuori dal carcere e, se la malattia si aggrava, hanno il diritto di uscire dal carcere per accedere all’assistenza sanitaria più adeguata (10,11)

Infatti, nel Decreto 20 novembre 1992, n. 276 ” Definizione della situazione di incompatibilità con lo stato di detenzione per le persone con infezione da HIV”, viene stabilito come, dal punto di vista medico, l’infezione da HIV in stadio avanzato con grave deficienza immunitaria sia incompatibile con lo stato di detenzione, dando così diritto al trasferimento in struttura idonea alle cure (11)

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