Artrite psoriasica: quando è indicata la risonanza magnetica?

NEWS - 18 Maggio 2023

Artrite psoriasica: quando è indicata la risonanza magnetica?

La risonanza magnetica è una metodica di diagnostica per immagini impiegata sempre più spesso, in svariate specialità cliniche, compresa la reumatologia.

La diagnosi di artrite psoriasica avviene a livello clinico, ovvero sulla base dell'esame obiettivo, durante il quale il Reumatologo valuta i segni di infiammazione articolare, la presenza di psoriasi cutanea o psoriasi alle unghie e la storia clinica del paziente. Nonostante ciò, diversi studi mostrano come gli strumenti di diagnostica per immagini (radiografia, ecografia, tomografia computerizzata e risonanza magnetica) siano estremamente utili: quando integrati alla clinica e ad alcuni esami laboratoristici, consentono per esempio di migliorare la diagnosi precoce e differenziale.

Elevata qualità delle immagini

Ma, esattamente, qual è l'utilità della risonanza magnetica nei pazienti con artrite psoriasica? Questo esame può essere richiesto, per esempio, qualora gli altri accertamenti non siano sufficienti a definire una diagnosi certa, oppure quando è necessario distinguere questa patologia da altre forme di artrite: la risonanza magnetica, a differenza dell'ecografia e della radiografia, è infatti in grado di restituire immagini di elevato dettaglio delle alterazioni articolari, che permettono al Reumatologo di valutare l'entità e la severità delle lesioni articolari, periarticolari e dei tessuti molli.

In generale, la risonanza magnetica fornisce un contributo importante nello studio sia dello scheletro assile (cranio, colonna vertebrale e torace) che di quello appendicolare (bacino e arti), grazie anche all'impiego del mezzo di contrasto.

Artrite psoriasica con impegno assiale

La risonanza magnetica è l'esame per immagini d'elezione quando occorre valutare lo scheletro assiale (colonna e/o bacino).

La risonanza magnetica consente di visualizzare, in fase precoce, la presenza di edema osseo dei corpi vertebrali e di altri segni prognostici a livello delle vertebre, così come delle costole, dello sterno, del torace e dell'area sternoclavicolare.

Inoltre, la risonanza magnetica è utile in presenza di sacroileite.

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Artrite psoriasica periferica

A livello dello scheletro appendicolare, la risonanza magnetica consente di visualizzare nel dettaglio tutte le componenti delle articolazioni, così come le entesi, tipicamente coinvolte nelle fasi precoci dell'artrite psoriasica, permettendo di evidenziare infiammazioni e lesioni quali sinoviti, tenosinoviti, entesiti, borsiti, edemi extra-capsulari e dei tessuti molli sottocutanei, periostiti ed erosioni ossee.

La risonanza magnetica è inoltre una tecnica di riferimento nel reperimento di sinoviti proliferative o di versamenti articolari.

In tutti questi casi, la risonanza magnetica consente di distinguere tra lesioni acute e lesioni croniche e di evidenziare eventuali forme subcliniche, laddove l'esame obiettivo non trova ancora riscontro.

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Fonti

  1. Carotti M et al, Artrite psoriasica: semeiotica delle lesioni elementari in risonanza magnetica, RheumaLab

  2. Crespo-Rodríguez AM et al, Role of diagnostic imaging in psoriatic arthritis: how, when, and why. Insights Imaging. 2021

  3. Artrite Psoriasica, IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli

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