L'impatto sulla vita della psoriasi

L'impatto sulla vita della psoriasi

La psoriasi ha un forte impatto sulla vita di chi ne è affetto. Il malessere fisico, i trattamenti, la sensazione di imbarazzo che accompagna talvolta la vita lavorativa e di relazione sono ostacoli che ci si trova ad affrontare quotidianamente e che possono generare frustrazione e stress psicologico, compromettendo la nostra autostima.

È fondamentale quindi riconoscere i propri sentimenti, condividere le ansie con chi ci è vicino per ritrovare un rapporto di normale convivenza con la propria pelle, dedicandole il tempo dovuto per le cure.

Come si valuta l'impatto della psoriasi

Il primo passo è misurare l’impatto della psoriasi sulla vita quotidiana e iniziare a muovere passi per ridimensionarla. Ci sono diversi strumenti di valutazione che il dermatologo può sottoporre al paziente per valutarlo.

Il DLQI. Si tratta di un questionario di 10 domande che valutano prurito, dolore, imbarazzo, consapevolezza, problemi con la terapia, e interferenza della psoriasi nelle attività quotidiane, nelle relazioni e nella vita sessuale del paziente. Il DLQI, il cui punteggio può variare da 0 (nessun impatto) a 30 (massimo impatto), è il più comune strumento di valutazione clinica della qualità di vita dei pazienti psoriasici.

L'ItchVAS (Itching Visual Analog Scale). È un scala in 10 punti che serve a misurare il grado di prurito, con un punteggio che va da 0 (nessun prurito) a 10 (prurito severo).

Il PSA (Psoriasis Symptom Assessment) è invece un questionario in 10 punti che valuta 8 sintomi connessi alla psoriasi: dolore, bruciore, prurito, fastidio all’acqua, irritazione, sensibilità, grado di sanguinamento della pelle e desquamazione. Il PSA contiene due sotto-scale: una misura la frequenza degli 8 sintomi, l’altra valuta quanto sono fastidiosi e impattanti.

L'HADS (Hospital Anxiety and Depression Scale). È uno strumento in 14 punti ripartiti in 7 domande connesse all’ansia e 7 connesse alla depressione concepito per individuare la presenza o la severità di disturbi dell’umore (ansia e depressione) connessi alla patologia. Per ogni gruppo di 7 domande un risultato tra 0 e 7 è da considerarsi normale, tra 8 e 10 il paziente è al limite, mentre oltre 11 sono presenti ansia o depressione in forme clinicamente significative.

Il WLQ (Work Limitations Questionnaire) è uno strumento in 25 punti che misura il grado con il quale un lavoratore vive le limitazioni della malattia nella propria attività professionale e la conseguente riduzione di produttività.
I 25 punti del WLQ sono divisi in 4 scale:

  • la Scala di gestione del tempo consiste in 5 punti che individuano le difficoltà di pianificazione;
  • la Scala delle esigenze fisiche è composta da 6 punti che valutano l’abilità a svolgere mansioni lavorative, quali energie fisiche, movimento, durata, coordinazione e flessibilità;
  • la Scala di necessità mentale e interpersonale è composta da 9 punti che fanno riferimento ai compiti di tipo cognitivo e alla capacità di interazione nelle attività che comprendono la relazione con i colleghi;
  • la Scala dell’esigenza di produzione contiene 5 punti riguardanti quantità e qualità del lavoro: in pratica quantifica temporalmente la perdita di produttività.


Se pensi che la psoriasi stia influenzando la qualità della tua vita dovresti parlare con il medico che potrebbe valutare la necessità di cambiare terapia o suggerirti altre soluzioni.

L'autostima e l'immagine corporea

La psoriasi può influenzare il tuo modo di guardare e valutare te stesso: avere la psoriasi, specialmente quando le tue lesioni sono visibili agli altri, può influenzare l'autostima. Le persone con un alto livello di autostima sono generalmente sicure del proprio valore mentre chi ha un basso livello tende a essere più incerto ed è molto pessimista.

Se non possiamo cambiare la psoriasi, possiamo però cambiare il modo in cui la viviamo.

Chiunque di noi vorrebbe sentirsi attraente e ci sentiamo feriti quando veniamo rifiutati. Purtroppo alcune persone con psoriasi avvertono scarsa comprensione da parte del prossimo nei confronti della propria condizione. Si preoccupano, ad esempio, che la gente – persino amici e familiari – possa tenersi alla larga da loro a causa delle lesioni provocate dalla malattia. Questi sentimenti sono naturali ma possono influire sulle proprie attività, sul modo di interagire con il prossimo e influenzare negativamente l'immagine corporea e ledere l'autostima, con rischio di ansia e depressione.

La psoriasi ha un impatto sulla qualità della tua vita? Se la tua psoriasi non è sotto controllo, chiedi informazioni al tuo dermatologo circa le opzioni di trattamento in grado di minimizzarne l’impatto sulla vita.

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