La psoriasi del cuoio capelluto è una condizione particolarmente critica, dato l'impatto sociale e relazionale che porta con sé. Si manifesta più tipicamente con arrossamento, accompagnato da prurito.
È inoltre caratterizzato da chiazze che danno luogo a desquamazione simile alla forfora, secchezza del cuoio capelluto, che diventa fragile e sensazione di bruciore o persino dolore. Talvolta, la desquamazione può riguardare anche l’attaccatura dei capelli, la fronte, la parte superiore del collo e le orecchie.
L'abbondante perdita di squame, simile alla forfora, è un problema visibile e spesso imbarazzante per i pazienti, che cercano di ridurre il fenomeno lavando frequentemente i capelli.
Se è certamente buona norma curare l'igiene del cuoio capelluto e dei capelli, non sempre un normale shampoo può essere adeguato. Come scegliere dunque quello più adatto?
Iniziamo col dire che un corretto approccio parte da un inquadramento clinico adeguato e dalla prescrizione di una terapia in grado di controllare la patologia, tanto sulla pelle quanto sui capelli.
Ricordiamo che l'interessamento del cuoio capelluto è frequente nella psoriasi: si ritiene infatti che riguardi tre quarti dei pazienti psoriasici e che in un caso su quattro questa sia l'unica area del corpo colpita.
In presenza di psoriasi del cuoio capelluto, il Dermatologo prescrive terapie che possono essere sistemiche e topiche, le ultime da applicare direttamente sulla testa: il successo di entrambi i tipi di trattamento è oggi molto elevato. Una terapia seguita in modo attento e costante è decisiva: al di là dell'impatto relazionale e del fastidio, la psoriasi del cuoio capelluto può avere anche conseguenze infettive. La ragione è semplice: il cuoio capelluto di un paziente psoriasico prude e il continuo grattamento, più che in altre aree del corpo, può dare luogo a ferite con sanguinamento, che rappresentano un facile passaggio per molte infezioni batteriche.
Oltre ai farmaci prescritti dal Dermatologo, anche la cura dei capelli ha un ruolo importante: torniamo quindi a parlare di shampoo. In commercio ne esistono alcuni medicati, cioè contenenti principi attivi antipsoriasici in aggiunta ai componenti detergenti, ma anche un semplice shampoo non medicato va scelto con attenzione: non esitiamo a chiedere consiglio al Dermatologo. Ricordiamo infatti che uno shampoo è una miscela di tensioattivi, che possono delipidizzare, cioè ridurre la quantità di grasso naturalmente presente sulla cute, con la funzione di proteggerla. L'uso frequente di shampoo non idonei può quindi rendere la pelle, già provata dalla malattia, ancora più fragile.
Psoriasi: scopri come scegliere i detergenti più adatti
In linea generale, è necessario scegliere formulazioni delicate, ipoallergeniche e testate per le pelli sensibili: no quindi a shampoo con tensioattivi aggressivi. Accanto agli shampoo propriamente detti, possono essere utili lozioni protettive e lenitive o balsami, disponibili in farmacia e da utilizzare sempre su consiglio medico.
Una volta individuati i prodotti adatti a noi (potrebbe occorrere qualche tentativo prima di trovare quello più in linea con le nostre specifiche esigenze), potremo usarli sempre, anche quando andiamo dal parrucchiere: basta portarli con noi e chiedere a chi ci lava i capelli di utilizzarli.
Attenzione, infine, a come lavare i capelli: il cuoio capelluto non andrebbe mai frizionato, ma massaggiato delicatamente per evitare lesioni, prevenire dermatiti da tensioattivi o, peggio ancora, ulteriori lesioni psoriasiche, che potrebbero insorgere come conseguenza del trauma prodotto dallo sfregamento.
Giaculli L., Lavare la pelle e i capelli per chi è affetto da psoriasi, Humanitas Salute
Girolomoni G., La psoriasi del cuoio capelluto, Rivista Società Italiana di Medicina Generale, Simg, 2015
Marliani A., La Psoriasi del cuoio capelluto, Sitri
Psoriasi del cuoio capelluto. I sintomi e le cure, Sidemast