Chi l’ha detto che i fanghi e le terapie termali non sono indicate per chi soffre di artrite psoriasica? Naturalmente bisogna fare alcune distinzioni. Alcune terapie non farmacologiche, come i fanghi e le terapie termali, hanno dimostrato una certa efficacia nell’alleviare la sintomatologia purché siano condotte secondo indicazione medica e in modo adeguato.
In genere, i fanghi sono indicati per i pazienti con artrite psoriasica, accompagnata o meno da psoriasi. Il loro impiego, spesso nel contesto della balnoterapia termale, si è dimostrato utile grazie all’effetto antinfiammatorio. Molti conoscono poi i fanghi del Mar Morto: questo lago salato, che si trova a 400 metri sotto il livello del mare, è caratterizzato da un clima caldo e secco e da alte concentrazioni di sali minerali quali magnesio, calcio, bromo, potassio e sodio che assicurano grandi benefici antinfiammatori per la pelle e per le articolazioni di chi è affetto da psoriasi e artrite psoriasica
Anche le terme sono un’altra forma di terapia naturale la cui efficacia è acclarata nel controllo dell’evoluzione delle malattie croniche e infiammatorie come psoriasi e artrite psoriasica. Seppur sia sempre utile il consulto col proprio medico curante, va detto che fare fanghi e terme non è percepito come una terapia medica. Anzi: l’esperienza dei pazienti è quella di una vacanza piacevole che peraltro può offrire momenti di socializzazione con altri pazienti. Ciò è a tutti gli effetti benefico anche per la psiche: è un modo di prendere consapevolezza della propria condizione ed è, in ultima analisi, un’occasione per migliorare il tono dell’umore che è spesso compromesso nei pazienti con artrite psoriasica.
Se questa tecnica è di per sé utile ai pazienti con artrite psoriasica per prevenire la rigidità articolare, poterla svolgere in acqua è un’ulteriore occasione di benessere psicofisico. L’importante è che l’acqua non sia troppo fredda per evitare contratture muscolari nocive per chi ha articolazioni colpite da infiammazione. Questo ovviamente riguarda ogni attività che i pazienti vogliano condurre in acqua: non solo terme e fisioterapia, ma anche gli sport acquatici come il nuoto. In ogni caso è bene, prima di iniziare una di queste attività, parlarne sempre con il proprio Reumatologo per comprendere qual è il momento più idoneo per approcciarle in funzione della propria condizione articolare e di salute generale.