Fare attività fisica fa bene a tutti, e in particolare a chi è affetto da malattie croniche come la psoriasi. Sicuramente però chi ha questa patologia cutanea deve prestare attenzione ad alcuni aspetti apparentemente marginali. Due in particolare: da un lato l’abbigliamento corretto da indossare, dall’altro l’igiene personale post-allenamento. La pelle è infatti coinvolta in pieno nell’esercizio fisico, se non altro per il fatto che il sudore è parte integrante di ogni attività che produca un dispendio energetico. Ma se il sudore su una pelle sana e integra non causa problemi, diverso può essere il caso di chi presenta lesioni e placche specie nelle aree di maggiore sfregamento tra gli arti e con gli indumenti.
Partiamo con qualche dritta sugli indumenti da usare. In linea generale qualunque sia lo sport a cui ci dedichiamo dovremo ricordare che è sempre meglio preferire i tessuti naturali, più traspiranti, a quelli sintetici. Inoltre è meglio scegliere indumenti leggeri e comodi: ciò riduce il ristagno di sudore, che potrebbe spingerci a grattarci danneggiando la pelle. Meglio dunque evitare, ad esempio, magliette e pantaloni troppo aderenti: qualora un indumento attillato sia indispensabile per lo sport da praticare, scegliamolo di cotone. Tra tutte le fibre, il cotone così come il lino sono certamente le migliori: assorbono il sudore e consentono un buon passaggio dell’aria. È noto infatti che lo sfregamento, il surriscaldamento e il contatto con tessuti e coloranti non adeguati può favorire traumatismi che potrebbero portare alla formazione di nuove lesioni. Ciò non significa condannare tutti i tessuti sintetici: ne esistono infatti in commercio di tecnici, specificamente per gli sportivi, che hanno proprietà simili a quelle del cotone.
Finito di fare sport, occorre lavarsi. Ma come? Ovviamente vale il principio di preferire prodotti neutri, meglio se suggeriti dal dermatologo, magari arricchiti di ingredienti emollienti. Come sempre, anche la doccia post-sport non deve durare troppo a lungo per evitare irritazioni e prurito. Inoltre l’acqua deve essere tiepida in quanto temperature estreme potrebbero produrre uno shock. Evitiamo l’uso di spugne ruvide preferendo invece un massaggio leggero con le mani. Dopo la doccia, a un’asciugatura con teli morbidi eseguita tamponando la pelle invece di sfregarla deve seguire l’uso di pomate idratanti suggerite dal dermatologo.
Qualche precisazione infine per chi si dedica al nuoto: qui il tema degli indumenti è meno rilevante, ovviamente, mentre lo sono le accortezze igieniche legate al contatto con l’acqua di mare o delle piscine. Nel secondo caso, il cloro in genere non è troppo dannoso ma certamente un lavaggio attento è necessario in quanto il suo permanere sulla pelle potrebbe dar luogo a secchezza e irritazioni. Discorso analogo anche per il sale marino: nulla di pericoloso, ci mancherebbe, ma sicuramente occorre una doccia subito dopo essere usciti dall’acqua. In ogni caso un buon consiglio, di cui parlare con il medico, è quello di applicare sulle placche psoriasiche uno strato sottile di olio minerale, utile a proteggerle dalla salinità o dal cloro.