L'impatto socioeconomico della psoriasi

APPROFONDIMENTI - 23 Giugno 2023

L'impatto socioeconomico della psoriasi

Sappiamo bene quanto la psoriasi, se non trattata correttamente, possa avere un impatto psicologico importante. Le lesioni cutanee, spesso molto visibili, sono causa di disagio anche profondo, in particolare nei pazienti più giovani e psicologicamente più fragili, con ripercussioni sull'autostima. Questo è particolarmente evidente nei contesti relazionali, ma non solo: la condizione stessa di cronicità è un fattore di stress notevole.

Esiste anche un altro aspetto, spesso ignorato, che ha conseguenze pratiche ma anche psicologiche sui pazienti con psoriasi: il peso economico e pratico della malattia, che grava ulteriormente su chi ne è affetto.

L'impatto psicologico, sociale…

Nonostante molti farmaci, esami e visite siano a carico del Servizio sanitario nazionale, essere affetti da psoriasi significa perdere giornate di lavoro e dover dedicare risorse economiche per quelle prestazioni e per quei farmaci per cui non è previsto il rimborso. Questi fattori hanno chiaramente un impatto sulle tasche dei pazienti, ma anche sul loro benessere psicologico e sulle loro relazioni familiari e professionali. Non solo: hanno anche conseguenze a livello sociale, comportando un calo di produttività per giornate di lavoro perse, che impatta sul sistema Paese.

… e quello economico

In questo senso, la psoriasi, specie nelle forme più gravi, come l’eritrodermica, la pustolosa e quella associata ad artrite psoriasica, è a tutti gli effetti una condizione potenzialmente invalidante, come molte altre malattie croniche e immunomediate.

Non dimentichiamo, inoltre, che questa patologia spesso porta con sé anche un peso legato alle numerose complicanze e comorbilità associate. Oltre al rischio di interessamento articolare dell'artrite psoriasica, i pazienti affetti da psoriasi sono esposti a un rischio aumentato di ipertensione, malattie infiammatorie croniche intestinali, diabete, patologie metaboliche e cardiovascolari.

Diversi studi evidenziano che i pazienti psoriasici facciano maggiore ricorso a cure sanitarie e siano quindi più esposti alla necessità di spendere di tasca propria per prestazioni non esenti o per eseguire esami e visite in regime privato, quando le liste d'attesa sono eccessivamente lunghe e dunque insostenibili.

Costi diretti e costi indiretti

Secondo alcuni studi, l’elevata diffusione della psoriasi genera una spesa pari a circa sei miliardi di euro ogni anno, legati a costi diretti e indiretti: i primi sono quelli che hanno a che fare con le terapie, le visite e i ricoveri ospedalieri, i secondi sono collegati alla perdita di produttività dovuta alle assenze sul posto di lavoro.

Non solo: un paziente con un certo grado di invalidità rappresenta un costo sociale anche in termini di accompagnamento, pensione di inabilità e assegni ordinari di invalidità.

Accelerare le diagnosi e potenziare i centri specialistici

È chiaro come tutti questi costi potrebbero essere contenuti, riducendo il grado di disabilità del paziente. Come? Per esempio, riducendo i tempi delle diagnosi. Solo agendo precocemente è infatti possibile intervenire nel momento in cui la psoriasi non ha ancora portato allo sviluppo di gravi disabilità.

Andrebbero inoltre rafforzati i centri specializzati per permettere a una più ampia platea di pazienti di accedere alle cure più avanzate oggi disponibili. Insomma, serve fornire ai pazienti i trattamenti più efficaci, economicamente sostenibili e al momento giusto, rendendo al contempo più snelli i percorsi di cura.

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Fonti

  1. L’elevato impatto socio-economico della psoriasi può essere ridotto con alcune strategie, AboutPharma
  2. Orzella L, L’impatto economico delle comorbilità nei pazienti affetti da psoriasi, CaRe

  3. Vivere con la Psoriasi, Adipso

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