Psoriasi e sessualità maschile: quali sono le implicazioni? Come sappiamo,la psoriasi è una patologia cronica che ha una caratteristica specifica: è visibile all’esterno. Colpendo la pelle, che è il nostro biglietto da visita con il mondo esterno, porta con sé non di rado disagio psicologico. Non stupisce quindi possa avere un impatto talvolta importante sulla vita sessuale, in particolare maschile. Se non trattata adeguatamente, oltre a produrre danni seri la psoriasi può pertanto minare l’autostima e causare vissuti di ansia durante i momenti di intimità in cui il corpo è protagonista.
Tutto ciò è particolarmente vero quando le manifestazioni della psoriasi – che possono riguardare tutto il corpo – si presentano soprattutto nell’area genitale: secondo dati dell’American Academy of Dermatology il 90 per cento dei soggetti con psoriasi genitale dichiara effetti negativi sull’umore e addirittura il 75 per cento decide di rinunciare alla propria vita sessuale a causa del disagio fisico e psichico e di una conseguente riduzione del desiderio sessuale. Anche un’importante metanalisi pubblicata su Jama Dermatology da un team di specialisti spagnoli è arrivata a conclusioni simili. In particolare i maschi affetti da psoriasi genitale hanno un rischio cinque volte maggiore di soffrire di disfunzioni sessuali e in particolare di disfunzione erettile.
La forma di psoriasi che più comunemente interessa l’area genitale è la psoriasi inversa. Tuttavia anche negli altri casi le lesioni ai genitali vanno trattata tempestivamente, anche quando compaiono inizialmente in forma molto lieve. Generalmente la comparsa avviene in prima battuta a livello delle pieghe inguinali per poi estendersi anche sui genitali sotto forma di chiazze rossastre che tendono a essere più evidenti dopo i rapporti sessuali.
Nei maschi queste lesioni possono colpire il glande e il solco balano-prepuziale, ovvero l’area tra glande e asta, normalmente coperta dal prepuzio dei maschi non circoncisi. Qui si possono presentare macchie piccole e arrossate, talvolta lucide, che causano forte prurito: ciò spinge i soggetti affetti a grattarsi, con il rischio di formazione di piccoli tagli.
Ci sono però buone notizie. Da un lato le terapie disponibili, oggi sempre più efficaci, consentono sempre più spesso ai pazienti di tornare a vivere la propria vita sessuale in modo pieno e spensierato. D’altro canto è dimostrato come il supporto del dermatologo e, se necessario, di un esperto di salute mentale (psicologo o psichiatra) può consentire di superare il disagio connesso alla psoriasi nel contesto della vita intima.
In ogni caso il primo passo viene dal paziente stesso. Oltre a farsi seguire presso centri specializzati nella terapia della psoriasi, è importante che non tenga il problema per sé: parlarne alla partner può essere molto importante. È infatti fondamentale far sapere, a chi non conosce la malattia, che questa condizione non è contagiosa: molte persone, anche in buona fede, possono inizialmente temere che le lesioni siano legate a infezioni a trasmissione sessuale. Nel corso di una relazione stabile è inoltre importante chiarire che la patologia di per sé non interferisce nella vita sessuale: solo così è possibile riacquisire fiducia in se stessi e nella partner, superando inibizioni che, se non affrontate subito, potrebbero minare la serenità della coppia.