Contro l’artrite psoriasica la mindfulness è uno strumento prezioso. Con questo termine si indica una pratica, la cui efficacia è oggi sempre più dimostrata, che consiste nel controllo dello stress e dei pensieri negativi per mezzo di esercizi e attività in cui si apprende a essere presenti a se stessi e a riprendere contatto con la realtà: può sembrare qualcosa di molto astratto ma in realtà non è così. L’artrite psoriasica, le cui cause non sono ancora del tutto chiare, è una patologia cronica autoinfiammatoria che si può affrontare solo grazie a un inquadramento specialistico da parte del Reumatologo e con l’impiego di terapie oggi molto efficaci. Ciò non toglie però che la componente psicologica abbia un ruolo importante: è noto infatti che la cronicità ha un impatto enorme sulla qualità di vita e sul benessere psicologico, così come la sintomatologia dolorosa, la rigidità e le rinunce che talvolta i pazienti con artrite psoriasica sono costretti a fare. Per questo una buona parte dei pazienti può sperimentare stress, ansia o addirittura vissuti depressivi contro i quali le tecniche come la mindfulness sono utili.
Oggi sappiamo infatti che gli esercizi di rilassamento, il training autogeno, lo yoga ma anche, ovviamente, la psicoterapia consentono ai pazienti, insieme a cure adeguate, di vivere una vita serena. Anche la mindfulness, in questo contesto, può essere estremamente efficace: prendendo ispirazione dalla meditazione buddista, questa pratica non ha nulla a che fare con le religioni o la fede ma impiega tecniche tradizionali rivisitate che consentono ai pazienti di riprendere il giusto contatto con il proprio corpo, con l’ambiente circostante e con i propri pensieri. In particolare è dimostrato che la mindfulness può ridurre il carico emotivo causato dai pensieri stressanti, come le preoccupazioni legate alla malattia, educando i pazienti a osservarli in modo distaccato e non giudicante.
Coloro che praticano questa tecnica, quindi, imparano prima di tutto ad accettare la realtà in tutti i suoi aspetti – anche la malattia: è infatti l’accettazione che consente di cambiare prospettiva di vita. Un paziente che non interiorizza la propria patologia, infatti, finirà sempre col tentare di opporsi a essa con il risultato di vivere una vita stressante in cui ogni disturbo fisico viene ingigantito dalla psiche. Oggi esistono diverse scuole e associazioni dove è possibile imparare a praticare la mindfulness, che peraltro viene impiegata anche da psicoterapeuti. La mindfulness comprende una serie di attività durante le quali il paziente è invitato dallo Psicologo o da un coach specificamente formato a eseguire esercizi pratici: dalla respirazione guidata alla scansione del corpo, durante la quale viene richiesto di prestare progressivamente attenzione a ogni singola parte che lo compone, dall’ascolto delle sensazioni provenienti dal proprio corpo fino all’attenzione rivolta alla percezione di sé nello spazio. La stessa psicoterapia cognitivo-comportamentale, che fa leva sulle risorse cognitive del paziente, è utile a far fronte con successo alla patologia e ai sintomi. Molto utili sono anche le terapie basate sul protocollo EMDR e dedicate specificamente all’elaborazione degli eventi traumatici: per molti pazienti la sofferenza psicologica deriva infatti dal non aver mai fatto pace con la diagnosi di artrite psoriasica, momento che per molti costituisce un vero e proprio trauma da cui è difficile risollevarsi.