Lo studio del 2021 di Lewis R.A. e colleghi – disponibile in bibliografia – dell'Università di Sheffield, ha valutato il possibile utilizzo, nella stratificazione del rischio dei pazienti PAH, di un test da sforzo massimale di facile esecuzione (Incremental Shuttle Walking Test - ISWT).
In sintesi, il test si compone di 12 livelli; ciascun livello è caratterizzato da uno specifico intervallo di distanza percorsa, la cui entità aumenta con il progredire di ciascun livello (es. livello 1: distanza 0-30 m; livello 8: distanza 430-520 m). Ogni livello richiede 1 minuto per essere completato. La velocità iniziale è una camminata lenta che aumenta progressivamente a ogni livello fino a raggiungere una velocità massima di 2,37 m/s al livello 12. Il paziente prosegue fino a quando non è troppo affannato o non è in grado di mantenere il ritmo richiesto.
Pazienti consecutivi con ipertensione polmonare sono stati identificati dal registro ASPIRE (Assessing the Spectrum of Pulmonary hypertension Identified at a REferral centre) (2001–2018). Dei 4.524 pazienti naive al trattamento con ipertensione polmonare che sono stati sottoposti a test da sforzo massimale, 1.847 pazienti avevano la PAH. È stata osservata una riduzione graduale della mortalità a 1 anno tra i livelli 1 (<30 m; 32% di mortalità) e 7 (340–420 m; 1% di mortalità), con assenza di mortalità per i livelli 8–12 (>430 m) nei pazienti con PAH idiopatica e con PAH associata al tessuto connettivo.
Il presente studio ha, quindi, dimostrato che il test da sforzo massimale nella PAH stratifica il rischio di mortalità al basale e al follow-up, mettendo in evidenza il potenziale valore del ISWT come alternativa al test del cammino di 6 minuti, combinando alcuni dei vantaggi del test da sforzo massimale e mantenendo la semplicità di un test pratico da eseguire nella pratica clinica.
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Lewis RA et al. Ann Am Thorac Soc. 2021 Jan;18(1):34-43.