Un aumento dei livelli di ICOS e ICOS-L si associa a ipertensione arteriosa polmonare (PAH) nei pazienti affetti da malattie del tessuto connettivo (CTD)

Un aumento dei livelli di ICOS e ICOS-L si associa a ipertensione arteriosa polmonare (PAH) nei pazienti affetti da malattie del tessuto connettivo (CTD)

I pazienti con patologie del connettivo, in particolare i soggetti con diagnosi di sclerosi sistemica (SSc), possono sviluppare un quadro di ipertensione polmonare (PH) che riconosce una genesi multifattoriale: coinvolgimento cardiaco, polmonare, tromboembolismo cronico, nonché una vasculopatia arteriolare primaria (caratteristica dell'ipertensione arteriosa polmonare, PAH). Da un punto di vista patogenetico, fermo restando la centralità di un perturbamento generale del sistema immunitario, diverse evidenze assegnano alla disregolazione del segnale co-stimolatorio, un ruolo significativo nella fisiopatologia della SSc.

Oltre alla classica via co-stimolatoria che coinvolge la proteina CD28 e i suoi ligandi CD80/CD86, altre vie di segnalazione possono svolgere un'attività di co-stimolazione sui linfociti T, tra cui quella che coinvolge il co-stimolatore inducibile (ICOS), altamente espresso nelle cellule T e il suo ligando (ICOS-L), espresso dalle cellule presentanti l'antigene (APC).

In uno studio del 2022 – disponibile in bibliografia – Mattia Bellan e colleghi hanno valutato se i livelli sierici di ICOS e ICOS-L possano agire da potenziali biomarcatori nel rilevamento della PH nei pazienti affetti da CTD.

Sono stati reclutati 109 pazienti: 84 pazienti con CTD, 13 pazienti con CTD complicata da PAH e 12 pazienti con solo PAH. Tutti i pazienti reclutati sono stati sottoposti a una valutazione clinica e strumentale completa, accompagnata da una misurazione quantitativa dei livelli sierici di ICOS e ICOS-L.

È interessante notare che i pazienti con PAH associata a CTD e non associata a CTD avevano concentrazioni sieriche di ICOS e ICOS-L più elevate rispetto ai pazienti con CTD (p=0.0001 per entrambi). Rispetto ai pazienti affetti da CTD, quelli affetti da CTD-PAH hanno mostrato concentrazioni sieriche di ICOS [440 (240–600) vs 170 (105–275) pg/mL, p=0.0001] e ICOS-L [6000 (4300–7000) vs 2450 (1500 4100) pg/mL; p=0.0001] più elevate. In una regressione logistica, ICOS e ICOS-L sono stati associati a una diagnosi di PAH, indipendentemente dall'età, dal sesso e dalla funzionalità renale. Le corrispondenti curve ROC (Receiver Operating Characteristic) hanno dimostrato buone prestazioni diagnostiche sia per ICOS che per ICOS-L.

In conclusione, i livelli di ICOS e ICOS-L sono superiori nei pazienti con PAH, indipendentemente dalla causa sottostante, e rappresentano promettenti candidati come biomarcatori per lo screening diagnostico della PAH tra i pazienti con CTD.

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Bibliografia e sitografia:

Bellan M et al. Diagnostics (Basel). 2022 Mar; 12(3): 704.

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