Questa pubblicazione italiana, disponibile online sul sito
dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO)
illustra lo svolgimento pratico nonché i presupposti fisiopatologici del
test da sforzo cardiopolmonare ed il suo impiego nella valutazione di
un paziente con ipertensione polmonare (PH) sospetta o già accertata.
Il test da sforzo cardiopolmonare (CPET) serve ad analizzare i
diversi parametri che indicano le risposte cardiovascolari, respiratorie
e metaboliche all’esercizio. L’analisi congiunta dei parametri rilevati
da questo test, rende possibile la valutazione del grado di limitazione
funzionale (se, e in quale misura, la malattia di base sia, per il
paziente, un fattore limitante nella capacità di compiere uno sforzo
fisico) e la fisiopatologia dell’esercizio (vale a dire, quali siano i
fattori più importanti, responsabili delle limitazioni funzionali del
paziente e della manifestazione dei sintomi). Nel paziente con sospetta
condizione di ipertensione polmonare, la suddetta metodica di indagine è
d'ausilio ai fini diagnostici e prognostici.
Il test da sforzo cardiopolmonare “classico”, ossia quello eseguito e
disponibile nella maggior parte dei laboratori, si esegue facendo
correre il paziente su un tappeto rotante, oppure facendolo pedalare su
una cyclette (cicloergometro).
Per l’intera durata del test, il paziente è connesso, attraverso un
boccaglio o una maschera, ad una serie di apparecchiature che permettono
la registrazione continua dei flussi e della concentrazione dei gas
espirati. I principali parametri di interesse saranno, quindi: il
consumo di ossigeno (VO2), la produzione di anidride cabonica (VCO2), la
quantità d’aria che entra ed esce dai polmoni in un minuto
(ventilazione al minuto, VE), la pressione parziale di fine espirazione
per l’anidride carbonica (PetCO2), e la pressione parziale di fine
espirazione per l’ossigeno (PetO2). In genere, al paziente viene anche
applicato un pulsossimetro (apparecchio che misura la saturazione di
ossigeno nel sangue periferico), con contestuale monitoraggio
dell'attività cardiaca, mediante elettrocardiogramma, e della pressione
arteriosa sistemica.
Dopo una fase iniziale di registrazione di un valore basale si
procede con una fase di riscaldamento, propedeutica alla fase di
esercizio, caratterizzata da uno sforzo incrementale in base ad un
protocollo personalizzato, con l’obiettivo di raggiungere il picco
dell’esercizio in circa 6-12 minuti.
Gli aspetti principali nella valutazione complessiva del paziente sottoposto al suddetto accertamento strumentale sono:
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Caravita S. Il test da sforzo cardiopolmonare nella valutazione del paziente con ipertensione polmonare sospetta o nota.
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