L’ipertensione polmonare tromboembolica cronica (CTEPH) e l’ipertensione arteriosa polmonare idiopatica (iPAH) hanno origine nella zona pre-capillare del sistema vascolare polmonare e sono entrambe associate ad insufficienza del cuore destro e mortalità. Solitamente, i pazienti affetti da CTEPH sono più anziani, prevalentemente di sesso maschile e presentano un numero maggiore di comorbidità rispetto ai pazienti con iPAH, per cui l’adattamento del ventricolo destro potrebbe risultare differente. Inoltre, i pazienti con CTEPH presentano, spesso, storie precedenti di tromboembolismo venoso cronico, che può determinare ripercussioni a lungo termine sul ventricolo destro. L’adattamento del ventricolo destro potrebbe essere influenzato anche dalla presenza di ostruzioni vascolari. L’adattamento del ventricolo destro al sovraccarico di pressione è il fattore più importante nel determinare la prognosi di ipertensione polmonare (PH) ed è stato studiato, soprattutto, in pazienti selezionati con CTEPH o iPAH o in una popolazione mista di pazienti colpiti da queste patologie. Questo studio, condotto tra il 2000 e il 2019 e pubblicato sulla rivista The Journal of Heart and Lung Transplantation, ha preso in esame pazienti sottoposti a risonanza magnetica cardiaca (MRI) e cateterismo del cuore destro (RHC) al momento della diagnosi. I risultati dello studio hanno dimostrato che:
In conclusione, lo studio ha evidenziato che i pazienti con CTEPH e iPAH si adattano all’aumento del postcarico attraverso dilatazione del ventricolo destro, ipertrofia, aumento della contrattilità e rigidità diastolica. Solo delle differenze marginali sono state riscontrate nei due gruppi, con i pazienti con CTEPH caratterizzati da una maggiore dilatazione del ventricolo destro e da una pendenza della curva di rigidità diastolica del ventricolo destro, in risposta al postcarico, più elevata.
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Braams NJ, et al. J Heart Lung Transplant. 2021; 40 (6): 458-466. doi: 10.1016/j.healun.2021.02.018.