L'unione fa la forza: il team multidisciplinare per il paziente con tumore del polmone

L'unione fa la forza: il team multidisciplinare per il paziente con tumore del polmone

Il tumore del polmone è una malattia complessa, che può creare problemi in termini di diagnosi e di scelta del migliore trattamento. Per questa ragione è importante che le strategie per affrontare la malattia siano scelte tenendo conto dei numerosi fattori che possono influenzare l’esito finale, sempre nel rispetto delle caratteristiche e, quando possibile, delle preferenze del paziente.
Ecco allora che entra in campo il team multidisciplinare, ovvero un gruppo di specialisti di diversi settori che si riunisce e si confronta con l’obiettivo primario di offrire al paziente il miglior trattamento possibile.
A tutti gli effetti, l’approccio multidisciplinare è oggi considerata una “best practice” - il miglior approccio - in oncologia ed è ritenuto essenziale quando si vuole mettere il paziente al centro del percorso di cura.

Il team multidisciplinare oggi

L’idea del team multidisciplinare non è nuova. I primi approcci di questo tipo risalgono a più di 20 anni fa e nel tempo si sono evoluti anche per adattarsi ai grandi progressi della medicina e ai diversi contesti e sistemi sanitari.
In linea generale, oggi il team multidisciplinare è rappresentato da specialisti che si riuniscono periodicamente per discutere i casi clinici. In genere si distinguono due gruppi all’interno di questi team: un gruppo che è sempre presente agli incontri e un gruppo i cui membri possono variare a seconda del tipo di patologia presente e delle necessità derivate dallo specifico caso clinico.
Il valore di questi incontri emerge dagli studi condotti sul tema che dimostrano come, in seguito alle riunioni del team multidisciplinare, l’aderenza alle linee guida migliora notevolmente.
Inoltre, nel caso specifico del tumore del polmone, i pazienti seguiti con questo approccio multidisciplinare hanno mostrato una migliore sopravvivenza e un rischio ridotto di ritorno della malattia rispetto a quelli invece non seguiti da un team di diversi esperti.

Uno strumento in continua evoluzione

Sebbene oggi il team multidisciplinare sia presente in molti centri, non significa che lo strumento abbia raggiunto la sua forma ottimale e definitiva. Ci sono ancora alcuni problemi pratici da risolvere, quali per esempio la scelta dei casi da portare all’attenzione del gruppo: spesso infatti è impossibile pensare di discutere tutti i casi presenti nel centro a causa dell’alto numero di pazienti.
Inoltre, preparare e affrontare la discussione dei casi clinici rappresenta un impegno notevole in termini di tempo ed energia per i medici.
Infine, il paziente vede in genere con favore l’approccio multidisciplinare, ma a conti fatti nelle riunioni del gruppo di esperti l’opinione e le preferenze del paziente vengono raramente prese in considerazione e il paziente viene coinvolto solo a discussione avvenuta, al momento della comunicazione della diagnosi e del percorso terapeutico.

È difficile prevedere come evolveranno questi team multidisciplinari in futuro, ma gli esperti ipotizzano un sempre maggiore coinvolgimento dell’intelligenza artificiale, che potrebbe rivelarsi utile per ridurre il carico di lavoro dei medici, per aiutare gli esperti a interpretare i casi più difficili e per scegliere la migliore terapia tra le molte oggi disponibili.
Infine, ma non certo meno importante, l’uso della telemedicina e di riunioni virtuali permetterà anche ai centri più piccoli di discutere i casi più complessi con specialisti dei centri di riferimento, garantendo ai pazienti la migliore cura.

Focus sul polmone: l’oncologo non basta

Come si legge nel libretto di Fondazione AIOM dedicato al tumore del polmone, nei centri di riferimento per il trattamento di questa malattia i casi vengono portati all’attenzione dei team multidisciplinari. Infatti, anni di esperienza hanno mostrato che l’oncologo, il chirurgo o lo pneumologo da soli difficilmente riuscirebbero a identificare il percorso migliore per ogni singolo paziente.
Queste alcune delle figure presenti all’interno del gruppo e che si prendono cura del paziente con il tumore del polmone:

  • oncologo, lo specialista delle terapie antitumorali non chirurgiche (chemioterapia, immunoterapia, terapia a bersaglio molecolare, ecc);
  • chirurgo toracico, che effettua gli interventi per la rimozione chirurgica del tumore;
  • radioterapista, che si occupa di somministrare la radioterapia quando necessaria;
  • pneumologo, che spesso rappresenta il primo specialista con il quale il paziente con tumore del polmone si confronta;
  • radiologo, che effettua esami di diagnostica come tomografia computerizzata (TC), tomografia a emissione di positroni (PET), risonanza magnetica (RM) o scintigrafia;
  • anatomopatologo, che analizza il tessuto prelevato e determina il tipo di tumore presente;
  • biologo molecolare, che si occupa di identificare eventuali mutazioni all’interno dei geni;
  • infermiere, che aiuta il paziente e i suoi familiari a gestire meglio i sintomi della malattia e gli effetti collaterali delle terapie.

Oltre l’ospedale e la terapia

Una reale presa in carico a 360 gradi del paziente non può interrompersi dopo le dimissioni dall’ospedale. Per questo è importante sapere che ci sono altri specialisti ai quali rivolgersi per gestire al meglio la vita quotidiana dopo la diagnosi e durante le terapie:

  • medico di medicina generale, al quale rivolgersi per qualsiasi dubbio o richiesta di informazioni e supporto;
  • infermiere di territorio, che si reca a domicilio per aiutare a gestire una serie di questioni pratiche come per esempio cambiare la medicazione;
  • terapista occupazionale, che fornisce consigli su come adattarsi al meglio al nuovo stile di vita che la malattia in alcuni casi determina;
  • dietista/nutrizionista, che aiuta a indentificare il regime alimentare migliore per evitare pericolose carenze nutrizionali;
  • fisioterapista, per migliorare la mobilità e la respirazione attraverso esercizi specifici;
  • specialisti in ambito sociale, per sapere quali sono i propri diritti in ambito lavorativo, pensionistico, ecc;
  • psicologo clinico, per affrontare eventuali problemi psicologici ed emotivi quali ansia, depressione e problemi di relazione.

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Lung Cancer Nursing UK. Lung Cancer Multidisciplinary Team. www.lcnuk.org/lungcancer- multidisciplinary-team-0

Fondazione AIOM – Quaderni. Tumore polmonare. Settembre 2020

Scott B. Multidisciplinary Team Approach in Cancer Care: A Review of The Latest Advancements. EMJ Oncol. 2021:9[Suppl 9]:2-13

EM-139939