Il ruolo della vitamina D nella prevenzione e prognosi

LEUCEMIA MIELOIDE ACUTA

Il ruolo della vitamina D nella prevenzione e prognosi

Che la vitamina D sia un’importante alleata per la salute delle ossa è noto. Meno noto è il suo ruolo nella protezione contro i tumori. Questo aspetto è stato approfondito di recente da una revisione pubblicata sulla rivista Seminars in Cancer…

» Che la vitamina D sia un’importante alleata per la salute delle ossa è noto. Meno noto è il suo ruolo nella protezione contro i tumori. Questo aspetto è stato approfondito di recente da una revisione pubblicata sulla rivista Seminars in Cancer Biology. Gli autori dello studio sostengono che la vitamina D è utile anche per mantenere e a difendere la normale fisiologia del nostro organismo contro lo sviluppo dei tumori, in particolare quelli ematologici e del colon-retto.

Il particolare beneficio protettivo nelle neoplasie delle cellule del sangue e del colon rispetto ad altri tumori sarebbe spiegato dal fatto che la vitamina D è un elemento importante per la differenziazione sia delle cellule del sangue durante l'ematopoiesi sia delle cellule staminali adulte nei tessuti a rapida rigenerazione, come il colon o la pelle. Infatti, attraverso il recettore VDR, un fattore di trascrizione del DNA, viene controllata l'espressione e la regolazione epigenetica di numerosi geni coinvolti nella proliferazione, sopravvivenza, differenziazione, migrazione e comunicazione delle cellule tumorali e delle cellule stromali, come fibroblasti, adipociti, cellule immunitarie ed endoteliali.

Un livello di vitamina D troppo basso porta a una funzione non ottimale del recettore VDR, che può determinare un rischio maggiore di mancata differenziazione o di differenziazione parziale delle cellule del sangue o di altre cellule, le quali, di conseguenza, possono trasformarsi in cellule tumorali a crescita incontrollata.

Anche in altri tipi di tumore, come il carcinoma mammario e prostatico, un basso livello di vitamina D, misurato come livello di 25-idrossivitamina D nel sangue, è stato associato con una maggiore incidenza tumorale e una prognosi peggiore. Tuttavia, non vi sono state dimostrazioni del fatto che un’eventuale integrazione con vitamina D possa influire sulla mortalità per tumore.

Anche per questo motivo, gli autori dello studio sostengono che sarebbero necessari ulteriori approfondimenti, tra cui, per esempio, ricerche che dividano i partecipanti in cluster sulla base della loro reattività individuale alla vitamina D: una reattività più alta corrisponderebbe, infatti, secondo i ricercatori, ad un minore rischio di sviluppare un tumore.

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Bibliografia e Fonti:

Carlberg C. Review: A good vitamin D status can protect against cancer, University of Eastern Finland, comunicato stampa del 09 Giugno 2020.

Carlberg C, Muñoz A. An update on vitamin D signaling and cancer, Seminars in Cancer Biology, available online 30 May 2020. doi: j.semcancer.2020.05.018.

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