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Dott. Nicola Di Renzo
Direttore U.O.C di Ematologia e Trapianto di Cellule Staminali c/o P.O. “Vito Fazzi” di Lecce
La Leucemia Mieloide Acuta (AML) può manifestarsi inizialmente con segni e sintomi non specifici quali stanchezza, perdita di appetito, sudorazione notturna e febbre, dolori muscolari e osteo-articolari diffusi, senso di malessere generale e perdita di peso.
Inoltre, la proliferazione anomala dei blasti leucemici nel midollo osseo porta a una riduzione del numero di tutte le cellule normali del sangue. Le conseguenze più comuni ed evidenti, di grado variabile a seconda della gravità della malattia, sono:
In alcuni casi, i blasti si possono accumulare anche nel sistema nervoso centrale producendo vomito e cefalea.
La valutazione iniziale del paziente con Leucemia Mieloide Acuta (AML) è volta a individuare il sottotipo di leucemia ed eventuali condizioni di comorbidità o precedente esposizione a sostanze tossiche.
L’esame comprende la raccolta della storia medica completa e un esame obiettivo accurato con valutazione del performance status, temperatura corporea, esame dell’orofaringe, dei sistemi cardiorespiratorio e neurologico e individuazione di anomalie quali linfoadenopatia e epatosplenomegalia.
Gli esami di laboratorio comprendono esami ematochimici e strumentali:
I test virali confermano o escludono la presenza di epatite B e C, virus dell’Herpes simplex, citomegalovirus, varicella e virus dell’immunodeficienza acquisita (HIV) che potrebbero influire sull’interpretazione degli esami condotti su sangue e midollo.
Poiché il coinvolgimento del sistema nervoso centrale è molto comune nella AML, nei pazienti con sintomi neurologici occorre eseguire una puntura lombare per ottenere un campione di liquido cerebrospinale per valutarne l’infiltrazione leucemica.
Nella classificazione delle leucemie diversi esami possono essere utili per definire meglio il profilo biologico della malattia. Tra queste indagini vanno ricordate:
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