MIELOMA MULTIPLO
» Quando si ha un tumore del sangue c’è, tra le possibili opportunità di trattamento, anche quella di un trapianto di cellule staminali da donatore. Purtroppo però trovare un donatore compatibile è molto complicato e si rischia di dover aspettare mesi, anni, o semplicemente troppo a lungo perché poi sia utile.
E se invece di dover aspettare un donatore compatibile si potessero creare in laboratorio cellule staminali ad hoc per ogni paziente con un linfoma, una leucemia o mieloma multiplo che ha bisogno di un trapianto? Questa prospettiva è stata a lungo il sogno di molti ricercatori che hanno tentato, senza purtroppo ottenere successo, di riprodurre cellule staminali emopoietiche in laboratorio.
Adesso potrebbe tramutarsi da sogno irraggiungibile ad obiettivo perseguibile in qualche anno.
Come? Grazie alla prima mappa completa mai realizzata dello sviluppo delle cellule staminali del sangue umano. Forse occorre spiegare un po’ meglio di cosa si tratta. Questo atlante straordinario è frutto di una lunga ricerca coordinata e guidata dalla University of California Los Angeles e pubblicata su Nature.
Secondo Hanna Mikkola dell'Eli and Edythe Broad Center of Regenerative Medicine and Stem Cell Research presso UCLA, che ha guidato lo studio, questo lavoro potrebbe aprire nuove strade per la comprensione e il trattamento di moltissime malattie del sangue come l’anemia falciforme e tutti i tumori del sangue. Per capirne la portata è opportuno chiarire meglio cosa ci racconta questa mappa.
Nell’atlante, gli scienziati hanno ricostruito passo dopo passo lo sviluppo delle cellule staminali del sangue umano nell’embrione, dalla loro origine di cellule totipotenti fino alla maturazione in cellule con il compito preciso, non solo di fare copie identiche di se stesse, ma anche di differenziarsi nelle diverse cellule del sangue: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine.
Gli studiosi hanno anche mostrato il percorso di maturazione che compiono le cellule staminali. Per spiegare il processo di maturazione, Mikkola confronta le cellule staminali del sangue immature con aspiranti chirurghi. Proprio come i chirurghi devono passare attraverso diverse fasi di formazione per imparare a eseguire interventi chirurgici, le cellule staminali del sangue immature devono spostarsi attraverso luoghi diversi per imparare a svolgere il loro lavoro come cellule staminali del sangue.
Questa conoscenza sarà uno strumento indispensabile per riuscire finalmente a produrre cellule staminali ematopoietiche in laboratorio. «Ora abbiamo un manuale su come vengono prodotte le cellule staminali ematopoietiche nell'embrione e su come acquisiscono le proprietà uniche che le rendono utili per i pazienti», ha affermato Vincenzo Calvanese, co-primo autore della ricerca, che è anche un capogruppo dell'University College di Londra.
«In precedenza, se avessimo provato a creare una cellula staminale del sangue da una cellula pluripotente e il trapianto non avesse avuto successo, non avremmo saputo dove abbiamo fallito», ha detto Mikkola. «Ora possiamo inserire le cellule nella nostra tabella di marcia per vedere dove stiamo riuscendo, dove non siamo all'altezza e mettere a punto il processo di differenziazione secondo le istruzioni dell'embrione».
Sebbene la prospettiva di produrre nuove staminali ematopoietiche sia quella più eccitante per i ricercatori, questo atlante permetterà anche di aumentare le conoscenze di molte malattie, capirne lo sviluppo e comprenderne diverse caratteristiche. Per esempio, capire perché alcuni tumori del sangue che iniziano nell'utero sono più aggressivi di quelli che si verificano dopo la nascita.
«Ora che abbiamo creato una risorsa online che gli scienziati di tutto il mondo possono utilizzare per guidare la loro ricerca, comincia il vero lavoro», ha concluso Mikkola.
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Wang L. UCLA-led team creates first comprehensive map of human blood stem cell development, UCLA Newsroom, comunicato stampa del 13 Aprile 2022.
Calvanese V, Capellera-Garcia S, Ma F, et al. Mapping human haematopoietic stem cells from haemogenic endothelium to birth. Nature, 2022; 604: 534–540. doi: 10.1038/s41586-022-04571-x. [ABSTRACT].