MIELOMA MULTIPLO

MIELOMA MULTIPLO

Decorso e complicanze

Contenuti a cura di:
Dr.ssa Elena Zamagni
Ricercatore in Ematologia presso l’Istituto “Seragnoli” dell’Università di Bologna

L’andamento nel tempo del mieloma multiplo (MM) può variare molto da persona a persona.

Ci sono, infatti, persone la cui malattia rimane abbastanza stabile nel tempo anche senza trattamento, altre in cui la malattia cresce lentamente negli anni prima di aver bisogno di una cura e altre ancora che mostrano segni di malattia più pronunciati e che necessitano di un trattamento immediato.

Il decorso del mieloma è per lo più accompagnato dai tipici quadri clinici:

  • Insufficienza renale
  • Complicanze ematologiche: anemia, granulocitopenia, trombocitopenia, iperviscosità sintomatica per l’accumulo della proteina M.
  • Infezioni: soprattutto batteriche a carico del tratto respiratorio (bronchiti e polmoniti) nelle fasi iniziali della malattia; intestinali, cutanee, urinarie e fungine o virali nella fase più avanzata della malattia.
  • Malattia ossea: con lesioni osteolitiche con o senza osteoporosi, associata a dolore osseo.
  • Dolore: di natura ossea, neurologica o da lesioni cutanee e mucose.
  • Ipercalcemia
  • Complicanze neurologiche, sia come conseguenza della malattia stessa che più comunemente a causa del trattamento con farmaci.

La stadiazione del mieloma multiplo (MM) consente di stabilire l’estensione della malattia e di fornire un’indicazione prognostica. Il sistema attualmente in uso è il Sistema Internazionale di Stadiazione (ISS) del 2005 che divide i pazienti in 3 stadi con 3 diversi livelli di rischio e quindi di prognosi, sulla base dei livelli sierici di ß2-microglobulina e di albumina. Si può dire, quindi, che valori alti di ß2-microglobulina e bassi di albumina corrispondono a uno stadio più avanzato.

I fattori prognostici

La prognosi è la previsione del probabile decorso della malattia, della possibile risposta al trattamento e del tempo di sopravvivenza del soggetto.

I fattori prognostici presenti al momento della diagnosi forniscono diverse indicazioni (esempio, biologia della malattia, dimensioni e avanzamento del tumore) e possono essere usati per valutare il momento dell’inizio e l’efficacia del trattamento.

Numerosi fattori possono avere un significato prognostico favorevole, intermedio o sfavorevole:

  • Età e performance status
  • Presenza di insufficienza renale severa
  • Anomalie citogenetiche in termini di alterazione dei cromosomi
  • Concentrazione sierica di emoglobina, albumina, ß2-microglobulina, lattato deidrogenasi, proteina C reattiva.
  • Quantità di catene leggere libere circolanti
  • Elevato metabolismo delle lesioni ossee alla PET/TC e/o RMN
  • Risposta alla terapia

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Fonti e Bibliografia:

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