LEUCEMIA LINFATICA CRONICA
» “Serve un programma strutturato di lotta al cancro, che parta dalla prevenzione per arrivare alle terapie, alla riabilitazione, all’accompagnamento di fine vita, all’umanizzazione dell’assistenza, fino alla ricerca, in grado di incidere in modo significativo sul peso che la malattia oncologica ha nel nostro Paese”, è il monito che arriva dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM).
Dopo le malattie cardio-circolatorie, i tumori sono la seconda causa di morte. Tuttavia, nonostante ciò, la sopravvivenza continua a migliorare negli anni e migliora man mano che ci si allontana dal momento della diagnosi. “Oggi il cancro è potenzialmente la più curabile e prevenibile delle patologie croniche”, commenta Carmine Pinto, presidente dell'AIOM. “Chiediamo alle Istituzioni di definire una strategia unitaria contro la malattia. Così diminuiranno i nuovi casi e le morti, migliorerà la qualità di vita dei cittadini e saranno istituite le reti oncologiche regionali”. Con questo appello il presidente dell’AIOM ha commentato i dati del Rapporto sullo Stato dell’oncologia in Italia 2017, nel presentarli al Senato a fine aprile.
La prevenzione funziona. Il cancro è oggi la malattia cronica nei confronti della quale le campagne di prevenzione incidono di più e sono in grado di mostrare i maggiori benefici. Eppure nel nostro paese per la prevenzione si spendono 5 miliardi di euro (2014), pari al 4,22% della spesa sanitaria totale, mentre servirebbe più impegno nella direzione della lotta ai tumori. “È stato dimostrato che, se la spesa in prevenzione raggiungesse il livello del 5% previsto dai LEA, l’incidenza della spesa sanitaria pubblica sul PIL scenderebbe dal 9,2% all’8,92%, con un risparmio di 7,6 miliardi di euro”, ha proseguito infatti Pinto.
Si tratta di risorse che, secondo il presidente dell’AIOM, potrebbero essere utilizzate per migliorare l’accesso di tutti alle terapie innovative, altro elemento importante della lotta al cancro, che promettono di migliorare la sopravvivenza, garantendo una qualità di vita buona.
La sopravvivenza e la qualità di vita migliorano. I dati del Rapporto mostrano che in Italia nel corso del 2016 sono stati registrati circa 1.000 nuovi casi di tumore ogni giorno, circa 365.800 in totale, di cui 189.600 (il 54%) negli uomini e 176.200 (il 46%) nelle donne. La buona notizia è che vediamo che in Italia la sopravvivenza a 5 anni dei pazienti è progressivamente migliorata, superando il 60% (54% nei maschi, 63% nelle femmine, con un miglioramento rispettivamente del 18% e del 10% rispetto a 10 anni fa) e raggiungendo il 70% nelle neoplasie più frequenti. Nello specifico, per il Mieloma la sopravvivenza a 5 anni dopo la diagnosi è del 51%, per la Leucemia Linfatica Cronica (LLC) la sopravvivenza generale è a 5 anni dalla diagnosi è del 74%, senza nessuna differenza significativa tra uomini (73%) e donne (76%).
Si tratta di importanti passi in avanti che dobbiamo a programmi di screening efficaci, all’approccio multidisciplinare e alle terapie innovative.
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La sopravvivenza dei pazienti oncologici in Italia. Survival of cancer patients in Italy. Epidemiol Prev 2017; 41(2 Suppl 1) (http://www.registri-tumori.it/cms/Rapp2016Indice).
Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM). Al Senato il rapporto sullo "Stato dell'oncologia in Italia 2017", comunicato stampa del 27 Aprile 2017.