Cellule del sangue: quali sono e come si formano

LEUCEMIA LINFATICA CRONICA

Cellule del sangue: quali sono e come si formano

Leucemie, mieloma e linfomi sono neoplasie ematologiche, più note, anche se impropriamente, come tumori del sangue. Questo vuol dire che sono tumori dovuti alla produzione, proliferazione o alla sopravvivenza delle cellule del sangue che…

» Leucemie, mieloma e linfomi sono neoplasie ematologiche, più note, anche se impropriamente, come tumori del sangue. Questo vuol dire che sono tumori dovuti alla produzione, proliferazione o alla sopravvivenza delle cellule del sangue che impediscono il loro corretto funzionamento – dal trasporto di ossigeno e nutrienti, alla coagulazione, al trasporto di anticorpi – e, quindi, anche le normali funzioni del nostro sistema linfatico e immunitario, ovvero quei sistemi che ci permettono di mantenerci in salute e contrastare infezioni e malattie.

Il sangue è l’unico tessuto del nostro corpo ad essere un fluido ed è formato al 55% da liquido (il plasma, a sua volta formato da acqua, proteine, zuccheri, grassi e sali, che è il vero e proprio “mezzo di trasporto”) e nel restante 45% da cellule: 44% globuli rossi e 1% globuli bianchi e piastrine. Nelle donne questo rapporto è leggermente diverso: plasma 60% e cellule 40%.

Le cellule del sangue sono prodotte principalmente dal midollo osseo tramite un processo che si chiama emopoiesi durante il quale una cellula staminale indifferenziata si evolve a formare una specifica cellula del sangue. Nel caso dei globuli bianchi, oltre al al midollo osseo, anche il timo e altri organi linfatici sono coinvolti nella loro produzione e nel loro sviluppo.

I globuli rossi

I globuli rossi, il cui nome che si trova sui referti o che adoperano i medici è “eritrociti”, sono le più abbondanti cellule del sangue e quelle a cui si deve il colore rosso. Sono deputate al trasporto di nutrimento, ossigeno e anidride carbonica (da e verso i polmoni). In media queste cellule sopravvivono nel corpo 3 mesi.

I globuli bianchi

Il nome scientifico dei globuli bianchi è leucociti e sono a loro volta suddivisi in diversi tipi che hanno funzioni diverse: granulociti, monociti e linfociti.

I primi e in particolare un sottotipo chiamato neutrofili, sono i globuli bianchi più numerosi (55-70% di tutti i globuli bianchi) e i responsabili della risposta immunitaria immediata. Questi globuli bianchi vivono appena un giorno, quindi devono essere continuamente prodotti. I monociti sono le cellule da cui derivano i macrofagi, cellule fondamentali del sistema immunitario. I linfociti sono anch’essi componenti fondamentali del sistema immunitario e si dividono in due popolazioni principali B e T. I linfociti B producono gli anticorpi e i linfociti T regolano la funzione delle altre cellule immunitarie e attaccano direttamente le cellule “malate”. C’è poi un’altra classe meno numerosa di linfociti, i linfociti NK (Natural Killer). Mentre i linfociti B maturano (ovvero completano il loro sviluppo) nel timo, i T e i NK invece maturano nel midollo osseo.

Piastrine

Le piastrine sono chiamate anche trombociti e non sono cellule vere e proprie quanto più frammenti di cellule. Hanno un ruolo importante nel processo di coagulazione del sangue e di rimarginazione.

Emopoiesi - linea mieloide - linea linfoide

Le cellule del sangue si sviluppano a partire da cellule staminali chiamate ematopoietiche (che vuol dire letteralmente “che formano il sangue”) nel midollo osseo tramite un processo chiamato emopoiesi. Le cellule staminali ematopoietiche inizialmente si dividono in due precursori. Uno porta alla formazione dei linfociti e questa evoluzione prende il nome di linea linfoide; l’altro conduce invece, attraverso successive divisioni e trasformazioni, alla formazione dei globuli rossi, degli altri globuli bianchi (granulociti e monociti) e delle piastrine.

Le cellule del sangue e le neoplasie ematologiche

In alcune neoplasie del sangue i livelli di queste cellule nel sangue e nell’organismo sono diversi dal normale. Per esempio nelle sindromi mielodisplastiche i livelli di uno o più gruppi di queste cellule sono più bassi di quanto dovrebbero essere, una condizione che si chiama “citopenia” (carenza di cellule).

In altri casi invece, vi è un problema nella fase di produzione delle cellule del sangue, nell’emopoiesi: nella leucemia mieloide acuta vi è una proliferazione di cellule immature che si accumulano nel midollo osseo, nel sangue o nei tessuti.

I linfomi, invece, sono caratterizzati da una proliferazione incontrollata dei linfociti. I linfociti sono chiamati in causa anche nel caso della leucemia linfatica cronica, in cui è presente un eccesso di linfociti B. Sempre i linfociti B poi sono le cellule del sangue interessate nel caso della Macroglobulinemia di Waldenstrom. I prodotti dei linfociti B, invece, le plasmacellule responsabili della produzione degli anticorpi, e una loro eccessiva proliferazione sono invece le cellule interessate dal mieloma multiplo.

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Bibliografia e Fonti:

American Society of Hematology. Blood Basics (Ultimo accesso 23 Gennaio 2020).

Overview of Blood and Blood Components, University of Rochester Medical Center (Ultimo accesso 22 Gennaio 2020).

Leukemia Foundation. Understanding your blood (Ultimo accesso 05 Marzo 2020).

Atlante di Istologia: Sangue, Dipartimento di Medicina Sperimentale – Università di Genova (Ultimo accesso 22 Gennaio 2020).

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