Il ruolo dello psicologo nella comunicazione medico-paziente

Il ruolo dello psicologo nella comunicazione medico-paziente

Il ruolo dello psicologo per facilitare la comunicazione medico-paziente è fondamentale.

Lo psicologo ha la competenza per aiutare il paziente a riconoscere e poi a gestire le emozioni di paura, ansia e angoscia che possono subentrare dopo una diagnosi.
Se il paziente identifica il suo stato d’animo è più efficace nell’affrontare la sua malattia anche nel quotidiano.

Con i medici lo psicologo lavora sull’intelligenza emotiva, in modo che affinino sempre più la capacità di riconoscere le emozioni delle persone che hanno di fronte durante la visita, che dura in genere in 15/20 minuti, e dove devono accogliere un paziente spesso agitato, tranquillizzarlo e fargli lasciare la stanza con una mente più lucida.
La sfida di un medico è essere flessibile per adattarsi ad ogni paziente che ha di fronte, diverso l’uno dall’altro per emozioni e con situazioni complicate. Nel colloquio con il medico il paziente arriva spesso agitato e la razionalità vacilla quando si è in preda dell’ansia, può uscire dalla visita non avendo dati informazioni importanti.

Il paziente deve, invece, cercare di gestire le proprie emozioni interne per arrivare lucido alla visita e i parenti lo possono aiutare cercando di rassicurarlo e permettendogli di arrivare preparato dal medico, con la traccia scritta dei sintomi e delle domande che vuole porre al medico.

Lo psicologo può aiutare in questo processo di comunicazione e di riconoscimento e gestione delle emozioni sia il medico che il paziente.

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Sitografia:

Video LMCome “Come può lo psicologo facilitare la comunicazione medico paziente?”

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