MIELOMA MULTIPLO
» L’attività fisica è di beneficio ai pazienti con mieloma multiplo: migliora la loro qualità di vita, riduce il senso di stanchezza e anche alcuni degli effetti dovuti ai trattamenti. Eppure, come mostra uno studio pubblicato su Journal of Cancer Survivorship, troppo spesso ematologi e medici dei pazienti non raccomandano esercizio e attività fisica ai loro assistiti. Questo sembrerebbe, almeno in parte, spiegabile dal fatto che le raccomandazioni variano molto da paziente a paziente, a causa delle complicazioni specifiche, ma in molti casi gli specialisti non conoscono un professionista competente a cui indirizzarli.
Nel loro studio, i ricercatori dell’Università di Queensland di Brisbane in Australia hanno condotto un’inchiesta su 34 ematologi che complessivamente visitano circa 349 pazienti con mieloma multiplo ogni settimana.
Tra le domande rivolte agli specialisti alcune riguardavano la consapevolezza dei benefici dell’attività fisica per i pazienti, la relativa sicurezza della stessa, ma anche la frequenza con cui raccomandavano di esercitarsi, la sicurezza o al contrario la difficoltà nel farlo.
«Gli ematologi clinici percepiscono l'attività fisica come importante, ma non hanno fiducia riguardo a quale esercizio (o esercizi) raccomandare e se l'esercizio è appropriato per specifiche complicanze della malattia», spiegano gli autori nel loro studio.
Secondo quanto riportato dai ricercatori, infatti, il 97% degli ematologi intervistati erano convinti che l’attività fisica fosse importante e in grado di migliorare la qualità di vita dei pazienti, con effetti positivi sul loro benessere mentale e su alcuni sintomi come la stanchezza.
L’88 % degli intervistati ha dichiarato anche di aver discusso di attività fisica “almeno occasionalmente”, con i propri assistiti. Tuttavia questa discussione non si è poi tradotta spesso in una raccomandazione vera e propria.
Sempre secondo quanto emerso dalla survey, 68% dei medici hanno raccontato di non sentirsi fiduciosi o sicuri nel raccomandare ai pazienti specifici esercizi e il 62% neanche nell’individuare risorse in questo ambito da raccomandare ai pazienti.
Inoltre, il 44% dei partecipanti non ha mai indirizzato un paziente verso un professionista, come un fisioterapista o un personal trainer, e il 18% lo ha fatto solo dopo richiesta esplicita del paziente. Più della metà non ha raccomandato esercizi a pazienti con fratture alla spina dorsale o che non stavano bene fisicamente.
«I pazienti con MM spesso soffrono di sintomi e tossicità che possono essere alleviati attraverso l'attività fisica», concludono i ricercatori nel loro lavoro. «Tuttavia, i tassi di partecipazione all'attività fisica sono bassi». Secondo gli studiosi bisognerebbe fornire supporto agli ematologi in modo che sappiano come e quando discutere di attività fisica e istituire percorsi chiari e diretti verso professionisti in grado di aiutarli. In questo modo si potrebbe «garantire l'accesso a cure ottimali, migliorando così i risultati dei pazienti».
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Nicol JL. Hill MM, Burton NW, Skinner TL. Promoting exercise for patients with multiple myeloma: attitudes and practices of clinical haematologists, Journal of Cancer Survivorship, 2021. doi: 10.1007/s11764-021-01062-2.PMID: 34114194.