MIELOMA MULTIPLO
» Come si sviluppa un tumore? A causa di quali mutazioni? In quale sequenza? Possiamo studiare queste mutazioni per individuare precocemente i tumori o per personalizzare le terapie? Per rispondere a queste e altre domande, i ricercatori di tutto il mondo hanno un eccezionale strumento in più. Si tratta di un vasto e dettagliato atlante genetico dei tumori che ci regala l’immagine più precisa ad oggi dei cambiamenti del DNA che portano allo sviluppo di diversi tipi di tumore.
Questo risultato è frutto di un grande progetto di ricerca internazionale, chiamato Pan Cancer Analysis Genomes (PCWAG) project, a cui hanno collaborato oltre 133 scienziati di oltre 700 centri di ricerca di 22 paesi diversi, che hanno mappato ben 2.658 genomi interi di 38 tipi di tumore.
Ma a cosa può portare questo immenso patrimonio di conoscenza? Analizzando questi genomi si potranno per esempio individuare marker che permettono di identificare cellule pre-cancerose e seguire lo sviluppo in modo da intervenire per tempo e migliorare l’efficacia delle terapie. E ancora, grazie a questa conoscenza, si può immaginare di arrivare a terapie sempre più personalizzate.
Quello che rende questo nuovo database particolare non è soltanto il gran numero di campioni e di tipi diversi di tumore. È anche il fatto che, diversamente da studi precedenti - come quelli del Cancer Genome Atlas (TCGA) statunitense, questa mappatura non prende in considerazione solo la parte di DNA che codifica per le proteine. Questa parte si chiama esoma, ma costituisce solo l’1% del genoma dei tumori.
I costi e i lunghi tempi che fino a poco tempo fa erano necessari per sequenziare il genoma, rendeva una scelta quasi obbligata quella di guardare solo all’esoma. Grazie alla significativa diminuzione dei costi di sequenziamento, i ricercatori del TGCA e dell’international Cancer Genome Consortium hanno sequenziato ben 3 miliardi di basi di DNA tumorale, incluse regioni regolatorie non codificanti. E li hanno messi a disposizione in un database open access. È di questo database che si sono serviti i 1.300 ricercatori del progetto PCAWG per i loro studi.
E i primi lavori sono già stati pubblicati su Nature. Per esempio un gruppo di ricercatori ha scoperto almeno una mutazione driver (ovvero la mutazione che guida lo sviluppo del tumore) nel 95% dei campioni di tumore. Il sequenziamento del solo esoma ne avrebbe individuata una solo nel 67%. Considerato che la proteina prodotta da questi geni driver potrebbe diventare un bersaglio terapeutico, ciò apre molte prospettive per la messa a punto di nuovi trattamenti, anche per tumori che fino ad ora non ne avevano.
Questo risultato, e anche gli altri che sono stati pubblicati, non vanno tuttavia fraintesi. Questo progetto e questo atlante non promettono di curare ogni tipo di tumore, ma sicuramente aiuteranno senz’altro a capire meglio il meccanismo di sviluppo di un tumore, che cosa cambia tra tipi diversi di tumore e quindi, si spera, mettere a punto trattamenti sempre più efficaci. Possibilmente anche per quei tumori oggi resistenti ai farmaci e quelli che si ripresentano anche quando pensavamo di averli sconfitti. È un nuovo promettente inizio.
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The ICGC/TCGA Pan-Cancer Analysis of Whole Genomes Consortium. Pan-cancer analysis of whole genomes, Nature 2020; 578: 82-93. doi: 10.1038/s41586-020-1969-6.
Cieslik M, Chinnaiyan AM. Global genomics project unravels cancer’s complexity at unprecedented scale, Nature.com, 5 Febbraio 2020.
mdhs.unimelb.edu.au/centre-for-cancer-research/news-and-events/unprecedented-exploration-generates-most-comprehensive-map-of-cancer-genomes-to-date Unprecedented exploration generates most comprehensive map of cancer genomes to date, The University of Melbourne, comunicato stampa del 6 Febbraio 2020.