Sessualità e cancro: quando il desiderio cala

MIELOMA MULTIPLO

Sessualità e cancro: quando il desiderio cala

L’impatto fisico ed emotivo di un tumore del sangue e dei trattamenti oncologici è alto in ogni aspetto della vita quotidiana, inclusa la sfera sessuale. Dal un lato, soprattutto all’inizio, dopo una diagnosi tutte le energie sono concentrate sulla…

» L’impatto fisico ed emotivo di un tumore del sangue e dei trattamenti oncologici è alto in ogni aspetto della vita quotidiana, inclusa la sfera sessuale. Dal un lato, soprattutto all’inizio, dopo una diagnosi tutte le energie sono concentrate sulla sopravvivenza. Dall’altro, come riporta Cancer Research UK, la chemioterapia e le radiazioni possono causare problemi fisici e psicologici, che possono condurre a disfunzioni sessuali sia negli uomini che nelle donne.

La sessualità non riguarda esclusivamente l’atto sessuale, ma include molti fattori fisici, psicologici, sociali, emotivi e spirituali come l’autostima, la fiducia in sè stessi, la percezione di sè, l’intimità emotiva e via dicendo. Uno dei problemi che molti pazienti lamentano è il calo del desiderio sessuale. Questo può essere dovuto a diversi fattori. legati sia alla malattia sia ai trattamenti.

In particolare, i pazienti con un tumore del sangue, rispetto ad altri pazienti oncologici, potrebbero sentire il peso di alcune complicazioni specifiche. L’anemia, per esempio, può rendere più stanchi del solito o determinare una sensazione di mancanza di energia. Oppure quando la malattia colpisce la produzione di globuli bianchi e, di conseguenza, il sistema immunitario, c’è un incrementato rischio di infezioni, per esempio candidosi o herpes. I pazienti con mieloma multiplo, invece, possono provare dolore, soprattutto osseo, più di ogni altra cosa.

Anche i più comuni effetti collaterali delle terapie - dolore, problemi intestinali come diarrea, problemi alla vescica, problemi alla bocca, problemi respiratori - possono diminuire la libido di un paziente. Il quadro generale si complica quando, invece di uno soltanto di questi effetti collaterali, si presentano tutti insieme, e talvolta si accompagnano anche a ricadute psicologiche come la paura di una recidiva, irritabilità, tristezza, depressione e ansia.

Bisogna, inoltre, fare i conti con i cambiamenti a cui va incontro il corpo, come l’aumento o la riduzione di peso, la perdita dei capelli, il gonfiore. Sono tutti fattori che possono destabilizzare e minare la propria autostima: si teme di non essere più attraenti per il proprio partner o di non “meritare” le sue attenzioni sessuali. Questo vale sia per gli uomini sia per le donne, anche se spesso si tende a sottovalutare questo fattore.

Ci sono, infine, alcuni fattori specifici di genere. Negli uomini, la chemioterapia o le complicanze dopo un trapianto di midollo osseo (malattia del trapianto contro l'ospite, in inglese Graft versus Host Disease) possono causare bassi livelli di testosterone, che si traducono in una perdita di desiderio e, talvolta, in una temporanea disfunzione erettile.

Nelle donne, invece è la secchezza vaginale uno dei più comuni effetti collaterali della chemioterapia, che può far diminuire l’interesse verso i rapporti sessuali. Anche nelle donne poi vi sono conseguenze del trapianto di midollo, per esempio un restringimento della vagina e di conseguenza dolore durante il rapporto. Come già anticipato, questi pazienti sono soggetti ad un maggiore rischio di infezioni, con conseguenti bruciori e fastidi che possono durare più a lungo rispetto ai soggetti sani. Tutti questi fattori diminuiscono il desiderio di avere rapporti sessuali.

Cosa fare, dunque?

In primo luogo occorre avere pazienza e pensare che spesso il problema si risolve una volta che il loro trattamento è concluso o quando i sintomi sono meglio controllati. Bisogna anche avere fiducia nel partner e soprattutto riuscire comunicare quelle che sono le paure e i principali disturbi, senza vergognarsene. La comunicazione deve coinvolgere non soltanto il proprio medico, ma anche e soprattutto il partner. Non parlare lascia spazio ad interpretazioni sbagliate e incomprensioni, mentre invece raccontarsi problemi, paure (ad esempio relative all’aspetto fisico o di non essere in grado di soddisfare il partner come si vorrebbe) e desideri (come altri tipi di contatto o stimolazione) può aiutare la coppia a mantenere un buon livello di intimità.

Il tatto è altrettanto importante. La sessualità e l’intimità non si esauriscono, infatti, con un rapporto sessuale, ma possono essere coltivate attraverso altri tipi di contatto di cui spesso un paziente ha molto bisogno: coccole, carezze, massaggi, baci e così via. Spesso, poi, questo tipo di contatto, aiuta a rilassare e può anche ripristinare, almeno in parte, il desiderio.

Riposare prima o anche durante il rapporto può aiutare, così come assumere posizioni meno faticose. La secchezza vaginale può essere ridotta con l’uso di lubrificanti o idratanti vaginali o con trattamenti più specifici, se il medico lo ritiene necessario. Infine, si può provare a pianificare i momenti di intimità in quei momenti della giornata in cui si percepisce di avere più energia o dopo l’assunzione di farmaci anti nausea o antidolorifici.

Parlare con il medico

La sessualità può sembrare un problema futile di cui parlare con il medico. Ci si concentra di solito su terapie, trattamenti, sullo stile di vita, sulla sopravvivenza. Tuttavia la sfera sessuale ha un grande impatto sulla qualità della vita. Per questo, anche se il medico non affronta per primo l’argomento, il paziente non deve avere delle remore nel farlo.

Certo non è semplice, ma chiedere supporto è fondamentale, sia per chi è in coppia sia per chi è single, ma non intende rinunciare a questo aspetto della propria vita. Se la prospettiva di questa conversazione mette ansia, è bene pianificare: scrivere le difficoltà che si registrano e i dubbi e le domande che si hanno e portarle scritte all’incontro con il medico è una buona soluzione. Può risultare ancora più semplice inviarle via email o consegnarle in una busta chiusa alla fine del colloquio. La Leukemia and Lymphoma Society suggerisce di chiedere al partner di essere presente. Questo non solo per offrire supporto, ma anche per dare al partner stesso la possibilità di fare domande e risolvere le proprie difficoltà.

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Bibliografia e Fonti:

Cancer Research UK. How cancer can affect your sexuality and sex life (Ultimo accesso 01 Marzo 2019).

Cancer Research UK. Coping with a low sex drive (Ultimo accesso 09 Aprile 2019).

Bolte S. Your Sexual Health and Cancer: What to Know, What to Do, Cancer.Net, 16 Marzo 2017.

Cancer.Net. Sexual Health and Cancer Treatment: Women (Ultimo accesso 25 Febbraio 2019).

Cancer.Net. Sexual Health and Cancer Treatment: Men (Ultimo accesso 05 Aprile 2019).

Leukemia & Lymphoma Society. Sexuality and Intimacy (Ultimo accesso 28 Febbraio 2019).

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