LINFOMA A CELLULE MANTELLARI
» Con questo studio gli scienziati della Mayo Clinic hanno voluto valutare in che modo l'attività fisica influenzi la sopravvivenza in tutti i sottotipi di pazienti con linfoma, come hanno spiegato durante la presentazione dei risultati della ricerca alla riunione annuale dell'American Society of Hematology, tenutasi lo scorso dicembre ad Atlanta, negli Stati Uniti. In particolare, i ricercatori volevano capire se modificare livello di attività fisica dopo la diagnosi abbia un impatto sulla sopravvivenza di un paziente colpito da linfoma.
«Come medici, raccomandiamo l'attività fisica per tutti i pazienti affetti da cancro per migliorare la qualità della vita complessiva», ha spiegato Priyanka Pophali, a capo dello studio. «Ma (prima di questa ricerca, ndr) non sapevamo se l'attività fisica avesse un impatto sulla sopravvivenza nei pazienti con linfoma».
I ricercatori hanno osservato una coorte di 4.087 pazienti affetti da linfoma, tutti coinvolti nello studio entro i nove mesi dalla diagnosi, tra il 2002 e il 2012. Attraverso un questionario ne hanno valutato i livelli di attività fisica prima della diagnosi. Nei tre anni successivi al primo contatto, li hanno poi regolarmente intervistati per raccogliere informazioni.
Gli Autori hanno usato queste informazioni per calcolare un indice di Godin Leisure, uno strumento validato per misurare l'attività fisica nei pazienti oncologici. I ricercatori hanno quindi valutato l'associazione dell'attività fisica con la sopravvivenza generale e linfoma-specifica.
Secondo i risultati, i pazienti che hanno riportato livelli più alti di attività fisica prima della diagnosi di linfoma avevano una sopravvivenza generale e linfoma-specifica migliore rispetto a quelli che erano meno attivi fisicamente. Allo stesso modo, quanti hanno riferito di aver aumentato il loro livello di attività fisica dopo la diagnosi e ai follow-up dei successivi tre anni, hanno mostrato tassi di sopravvivenza superiori.
«I nostri risultati mostrano che l'attività fisica può avere un impatto positivo sulla sopravvivenza nei pazienti con linfoma», ha concluso Pophali. «Il nostro studio mostra un beneficio di sopravvivenza nei pazienti che aumentano il loro livello di attività fisica. Pertanto, poiché i comportamenti dell'attività fisica possono essere modificati, i medici dovrebbero consigliare ai pazienti l'importanza dell'attività fisica e incoraggiarli a mantenere e, se possibile, incrementare il loro livello di attività fisica».
Un incremento dell’attività fisica possibile anche secondo i risultati di uno studio della University Hospital Brno nella Repubblica Ceca e pubblicato su Hematological Oncology. Questa ricerca, infatti, avrebbe dimostrato che un programma combinato in cui siano previsti anche allenamenti intensivi è sostenibile dai pazienti. Inoltre, anche se di breve durata - nello studio la durata complessiva era di 12 settimane -, questo allenamento determinerebbe risultati positivi.
Il legame tra esercizio fisico e linfoma arriva però anche da un altro recente studio, pubblicato su Leukemia Research. Secondo questo lavoro, una mancanza di attività fisica aumenterebbe il rischio sia di linfoma di Hodgkin (HL) sia di linfoma non-Hodgkin (NHL), indipendentemente da altri fattori legati allo stile di vita o alla salute.
I ricercatori hanno valutato i dati di 87 pazienti con HL e 236 pazienti con NHL, e hanno osservato che livelli più bassi di attività fisica erano significativamente associati ad un aumentato rischio di sviluppare queste patologie. Gli studiosi hanno tenuto conto anche di fattori quali fumo, indice di massa corporea e storia familiare, e hanno mostrato che il legame con l’attività fisica era indipendente da essi.
Risultati simili sono anche quelli che arrivano da un gruppo di ricercatori della University of British Columbia e dal loro studio, pubblicato sulla rivista Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention.
La ricerca ha coinvolto un gruppo di 820 pazienti colpiti da linfoma non-Hodgkin ed un gruppo di 848 casi controllo simile al primo per età, sesso e località di residenza. I risultati hanno mostrato che i partecipanti che si sono impegnati in un'intensa attività fisica nel corso della loro vita avevano un rischio inferiore tra il 25% al 30% di sviluppare un linfoma non-Hodgkin.
«Sappiamo che essere fisicamente attivi riduce il rischio di cancro al colon e di cancro al seno e porta anche a una serie di altri benefici per la salute fisica e mentale. I nostri risultati suggeriscono che le persone che fanno attività fisica intensa possono anche avere un minor rischio di linfoma non-Hodgkin», ha commentato Terry Boyle, autore dello studio.
«Attualmente non ci sono abbastanza ricerche su questo argomento per poter affermare con sicurezza che essere fisicamente attivi riduce il rischio di linfoma non-Hodgkin, quindi stiamo pianificando di raccogliere dati da diversi studi per approfondire ulteriormente questo argomento. Sappiamo che diversi tipi di linfoma non-Hodgkin possono avere diversi fattori di rischio, quindi stiamo anche pianificando di valutare se l'attività fisica influenza il rischio di diversi tipi di linfoma non-Hodgkin in modi diversi».
Un team di Esperti è a disposizione
per rispondere alle tue domande
Dangor J, Increasing physical activity improves survival in lymphoma patients, Mayo researchers say, Mayo Clinic, comunicato stampa del 12 Dicembre 2017.
Pophali P, Larson MC, Rosenthal AC, et al. The Level of Physical Activity before and after Lymphoma Diagnosis Impacts Overall and Lymphoma-Specific Survival. Blood, 2017; 130:914.
Hadrabova M, Janikova A, Stastna J, et al. P. The importance of physical activity in adult lymphoma survivors—Single center's experience with the supervised aerobic and resistance training program. Hematological Oncology, 2017: 35(S2): 307-308. doi: 10.1002/hon.2439_43.
Etter JL, Cannioto R, Soh KT, et al. Lifetime physical inactivity is associated with increased risk of Hodgkin and non-Hodgkin lymphoma: a case-control study. Leuk Res. 2018; 69: 7-11. doi: 10.1016/j.leukres.2018.03.014.
Riley L, Lifetime intense physical activity may lower risk for non-Hodgkin lymphoma, American Association for Cancer Research, comunicato stampa del 1 Maggio 2015
Boyle T, Gallagher RP, Gascoyne RD, Connors JM, Le ND, Spinelli JJ. Lifetime Physical Activity and the Risk of Non-Hodgkin Lymphoma, Cancer Epidemiol Biomarkers Prev. 2015; 24(5): 873-877; doi: 10.1158/1055-9965.EPI-14-1303.