LINFOMA A CELLULE MANTELLARI

LINFOMA A CELLULE MANTELLARI

Terapie

Contenuti a cura di:
Dr.ssa Alessandra Tedeschi
Dirigente Medico di I livello presso la Divisione di Ematologia dell’Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano

Come già sottolineato esistono forme di Linfoma Mantellare a crescita lenta (indolenti) e forme a crescita più rapida.

Nel primo caso, quando la crescita del Linfoma Mantellare è lenta e non vi sono sintomi, può non essere necessario iniziare un trattamento subito dopo la diagnosi. In questi casi può essere scelto di istituire un periodo iniziale di osservazione sotto stretto controllo medico, un approccio definito "watch and wait". Durante questo periodo il paziente non viene trattato, ma controllato periodicamente; il trattamento inizierà solo quando i sintomi diverranno più evidenti o vi saranno segni di progressione della malattia.

In questi pazienti, infatti, un trattamento iniziato subito dopo la diagnosi non sembra portare benefici rispetto ad un trattamento iniziato dopo un periodo di "watch and wait".

Nel resto dei casi (la maggior parte) il trattamento inizia invece solitamente subito dopo la diagnosi.

Il trattamento del Linfoma Mantellare si basa sull'associazione di chemioterapia e immunoterapia. La chemioterapia va a colpire le cellule maligne andando ad agire sui meccanismi di replicazione, mentre l’immunoterapia, che si basa sulla somministrazione di un anticorpo monoclonale, è in grado di riconoscere i linfociti B e determinarne la distruzione.

La scelta del trattamento/farmaco specifico da utilizzare per il singolo caso dipenderà da vari fattori tra cui le condizioni del paziente, l'età e le caratteristiche di presentazione e diffusione della malattia.

Nei pazienti ‘giovani’ (di età inferiore a 65 anni e/o che sono in buone condizioni generali) con malattia estesa si tende ad utilizzare schemi intensivi di terapia per cercare di ottenere la remissione completa della malattia. In questi pazienti, se le condizioni lo permettono, viene inoltre presa in considerazione anche la possibilità di effettuare un trapianto di cellule staminali, al fine di consolidare i risultati ottenuti con le terapie farmacologiche.

Nei pazienti ‘giovani’ (di età inferiore a 65 anni e/o che sono in buone condizioni generali) con malattia estesa si tende ad utilizzare schemi intensivi di terapia per cercare di ottenere la remissione completa della malattia. In questi pazienti, se le condizioni lo permettono, viene inoltre presa in considerazione anche la possibilità di effettuare un trapianto di cellule staminali, al fine di consolidare i risultati ottenuti con le terapie farmacologiche.

Nei pazienti più anziani o in quelli più giovani ma con associati altri rilevanti problemi di salute, per ragioni di eccessiva tossicità legata ai trattamenti, non è possibile applicare gli schemi intensivi di chemioterapia usati nei soggetti più giovani e in buone condizioni. In questi casi verranno quindi utilizzati dei regimi meno intensi.

In generale va comunque evidenziata la tendenza di questo tipo di linfoma a ripresentarsi (cioè a "recidivare") dopo il trattamento. Questo comportamento del linfoma mantellare sta portando a nuovi schemi di terapia al fine di ridurre il più possibile il ripresentarsi del linfoma.

Negli ultimi anni si stanno inoltre sviluppando nuovi farmaci per il linfoma mantellare. Questi farmaci agiscono in modo differente dai chemioterapici, andando ad agire in modo mirato sulle cellule malate.

Avere un ruolo attivo

È bene che il paziente abbia un ruolo attivo nel percorso di cura. È quindi fondamentale conoscere e comprendere le principali caratteristiche della malattia di cui si è affetti, i benefici delle terapie proposte e i loro possibili effetti collaterali. Il paziente va coinvolto nella scelta terapeutica in modo da poter mantenere un ruolo attivo ed essere costantemente motivato.

Il Medico e le altre figure professionali con cui il paziente si interfaccia possono fornire tutte le spiegazioni necessarie. Pertanto non bisogna mai esitare a porre domande, anche se possono sembrare ripetitive o banali. Se possibile, bisogna cercare di arrivare alla visita con degli appunti in modo da non dimenticare di chiedere quanto ancora non è stato sufficientemente chiaro.

Seguire le indicazioni del Medico

Per gestire al meglio la malattia, sia per quanto riguarda gli aspetti terapeutici che quelli legati alla vita quotidiana (alimentazione, attività fisica, ...) è quanto mai importante seguire correttamente le indicazioni del Medico/Specialista.

Come già anticipato, il Medico e le altre figure professionali con cui il paziente si interfaccia durante il percorso di cura possono fornire tutti i chiarimenti e gli approfondimenti necessari. Se si pensa di non avere tutte le informazioni o non si è sicuri di averle comprese correttamente, non bisogna esitare a chiedere chiarimenti.

Prendersi cura di se stessi

Accettare la notizia di essere malato di cancro è sicuramente un percorso molto impegnativo. È importante che il paziente, sfruttando tutte le sue risorse interiori, mantenga un atteggiamento mentale positivo e si occupi del proprio benessere sia fisico che mentale.

Alcuni consigli pratici su come prendersi cura di sé:

Adottare un'alimentazione corretta

Una dieta sana ed equilibrata è sempre un valido aiuto per la salute di qualsiasi individuo e lo è ancora di più per i pazienti ammalati di cancro.

In alcuni casi però tutto questo non basta e con l'aiuto del Medico occorre adattare la dieta a specifiche esigenze (es. in caso di perdita di peso o effetti collaterali dovuti alle terapie).

Svolgere quotidianamente attività fisica (in linea con le proprie possibilità e in relazione al consiglio del medico)

Anche una leggera attività fisica (es. camminare) può essere sufficiente. Aiuterà a ridurre la stanchezza e a sentirsi meglio, sia fisicamente che emotivamente.

Prendersi cura del proprio stato d'animo

Quando si convive con una malattia seria come il cancro è molto frequente essere assaliti da sentimenti come la tristezza, l’ansia, la rabbia o la paura. Tali stati d’animo sono mutevoli e si manifestano spesso nei malati di cancro. È fondamentale che il paziente intraprenda questo difficile percorso di accettazione della malattia da cui poi poter riuscire ad elaborare tali sensazioni negative imparando così a gestirle. Risulta d’aiuto adottare strategie che possano rendere meno difficoltosi i momenti spiacevoli, come ad esempio dedicare del tempo ad attività di proprio gradimento, fare esercizi per rilassarsi, chiedere supporto ad amici e parenti o ricorrere ad un aiuto professionale.

Adottare adeguate misure per proteggersi dalle infezioni

I pazienti affetti da MCL hanno un maggiore rischio di contrarre infezioni. Tale rischio è intrinseco alla patologia stessa e talvolta è incrementato dalle terapie che si devono effettuare. È bene quindi che il paziente con MCL adotti particolari misure igieniche per prevenire il contatto con germi, come ad esempio lavare spesso le mani, evitare luoghi affollati e fare attenzione ai cibi che potrebbero essere fonte di infezione.

Mantenere i rapporti interpersonali

Anche se in alcuni momenti si può avere voglia di stare da soli, condividere pensieri ed emozioni può essere di aiuto per affrontare la malattia ed eventuali trattamenti. Parenti e amici possono fornire un valido supporto, sia dal punto di vista emotivo (ad es. ascoltando) sia dal punto di vista pratico (ad. es. accompagnando il paziente alle visite mediche).

Convivere e gestire una malattia per un lungo periodo di tempo può essere difficile. Per riuscire a prendersi cura di se stessi in maniera costante risulta quindi fondamentale essere continuamente motivati, avendo ben presenti quelli che sono gli obiettivi delle terapie e dei vari comportamenti da adottare per occuparsi del proprio benessere fisico e mentale.

Ti serve aiuto?

Un team di Esperti è a disposizione
per rispondere alle tue domande

Scopri gli strumenti per la ricerca del centro più vicino a te

Fonti e Bibliografia:

Associazione Italiana Malati di Cancro AIMaC. Come potete aiutare voi stessi, 15 Aprile 2010.

National Institute on Aging NIA. Why Being Able to Talk to Your Doctor Matters (Ultimo accesso 09 Gennaio 2019).

Associazione Italiana Malati di Cancro AIMaC. La nutrizione nel malato oncologico, Aprile 2017.

Macmillan Cancer Support. Maintaining A Healthy Lifestyle (Ultimo accesso 11 Gennaio 2019).

Macmillan Cancer Support. Your emotions (Ultimo accesso 12 Gennaio 2019).

National Cancer Institute. Managing chemotherapy side effects (ultimo accesso 03 Febbraio 2019).

Logo Janssen | Pharmaceutical Companies of Johnson & Johnson