Ingrossamento dei linfonodi
Procedura di prelievo, tramite un ago sottile, della parte più fluida del midollo osseo (sangue midollare) da un osso del bacino.
Misura la quantità di albumina nel sangue ed è un utile indicatore della funzionalità renale. Un basso livello di albumina è comune nei pazienti con mieloma. Poiché il calcio circola legato all’albumina, una ridotta concentrazione di albumina può interferire con l’accuratezza del test della calcemia.
Carboidrato complesso, componente principale delle farine.
Accumulo di catene leggere delle immuno globuline negli organi e/o nei tessuti.
Esame al microscopio di uno striscio di sangue al fine di evidenziare anomalie nella forma delle cellule del sangue.
Informazioni raccontate direttamente dal paziente relative alla sua storia clinica e a quella dei suoi familiari.
Condizione clinica che si verifica quando una persona ha un basso numero di globuli rossi e di conseguenza una bassa concentrazione di emoglobina, fatto che compromette il trasporto di ossigeno attraverso il sangue e determinare sintomi quali stanchezza e fiato corto.
Proteina prodotta da cellule del sistema immunitario diretta contro una sostanza riconosciuta come estranea (antigene).
Area oggetto di studio dei REGISTRI AIRT (Associazione Italiana Registri Tumori)
Paziente o malattia che non presenta sintomi.
Condizione di debolezza, stanchezza e perdita di energia
Misura la quantità di azoto nel sangue derivato dall’urea, un prodotto di scarto del metabolismo proteico. Un aumento della BUN indica insufficienza renale, una complicanza comune del mieloma.
Proteina normalmente presente sulla superficie dei globuli bianchi, la cui concentrazione è correlata al numero di cellule del mieloma multiplo nel corpo, ed è il miglior indicatore singolo del carico tumorale.
Procedura di prelievo di un campione di tessuto da un linfonodo.
Procedura di prelievo di un frammento di tessuto osseo che contiene il midollo osseo.
Cellule mieloidi immature presenti nel midollo osseo e nel sangue periferico non pienamente differenziate.
Il minerale più abbondante nel corpo umano, importante per la salute delle ossa e dei denti.
Unità di misura dell'energia. Ogni macronutriente (carboidrati, grassi e proteine) introdotto nell'organismo, si trasforma in energia. Il valore energetico (e quindi calorico) dei cibi varia a seconda della loro composizione: i grassi producono circa 9 calorie per ogni grammo, mentre proteine e carboidrati producono circa 4 calorie per grammo.
Uno dei tre macro-nutrienti (gli altri due sono i grassi e le proteine) che compongono la nostra dieta. Esistono in varie forme e rappresentano la principale fonte di energia per il corpo.
A carico del cuore e/o dei vasi sanguigni.
Porzione della proteina monoclonale o proteina M caratterizzata da basso peso molecolare. Può essere legata a una catena pesante oppure può essere slegata o libera.
Cellule che derivano dalle cellule staminali emopoietiche, che si trovano nel midollo osseo, da cui originano i globuli rossi, alcuni tipi di globuli bianchi (granulociti e monociti) e le piastrine.
Terapia basata sull'utilizzo di sostanze chimiche e farmaci in grado di uccidere le cellule. Anche se il termine comprende anche le cure delle malattie infettive, in cui vengono uccisi gli agenti patogeni, nel linguaggio corrente è utilizzato soprattutto in relazione al cancro, in cui vengono uccise le cellule tumorali.
Vedi immunosoppressione
Vedi chemioterapia
Studia la morfologia dei cromosomi, per quanto visibile al microscopio ottico, e il cariotipo, ossia l'insieme dei cromosomi di una cellula.
Branca della biologia che studia la cellula dal punto di vista di forma e funzione.
Condizione patologica in cui le ossa della colonna si schiacciano e si riducono in altezza. Può causare l’intrappolamento del midollo spinale.
Coesistenza di più patologie nello stesso individuo.
Misura la quantità del prodotto di scarto creatinina nel sangue. Un aumento della creatinina indica insufficienza renale.
Problemi circolatori dolorosi a mani e piedi, che posso anche essere dolorosi, dovuti alle basse temperature.
Struttura compatta e organizzata che contiene la gran parte del DNA di un organismo vivente.
Giudizio clinico che consiste nell'identificazione di una determinata malattia, in base all'analisi dei segni clinici e dei sintomi riferiti dal paziente e al risultato di specifiche indagini strumentali.
Metodica che permette di conoscere, attraverso la formazione di immagini, la presenza di uno stato patologico, comprendente radiologia, tomografia computerizzata, ecografia, risonanza magnetica.
Malattia relativa alle cellule del sistema linfatico.
Lividi.
Tecnica di diagnostica per immagini che utilizza gli ultrasuoni.
Misurano la quantità di ioni sodio, potassio, cloro e bicarbonato nel sangue.
Esame di laboratorio completo del sangue, che determina vari parametri tra cui la quantità di cellule (globuli bianchi, globuli rossi e piastrine) e i livelli di emoglobina nel sangue.
Componente dei globuli rossi predisposta al trasporto dell'ossigeno nel sangue.
Fuoriuscita di sangue dai vasi (arterie, vene, capillari).
Aumento di volume del fegato e della milza.
Esame del paziente condotto dal medico dopo aver raccolto l'anamnesi. Comprende l'insieme di manovre diagnostiche volte alla ricerca di segni obiettivi (diversi dai sintomi soggettivi riferiti dal paziente) indicativi di uno stato patologico.
Esame volto a identificare alcune cellule all'interno di un campione grazie al riconoscimento di specifiche sostanze espresse sulla superficie o all'interno di tali cellule
Senso di stanchezza che perdura, difficile da superare e che lascia un senso di sfinimento totale a livello emotivo, mentale e fisico. Tale senso di stanchezza non è legato alle attività svolte e difficilmente si risolve con il sonno o con il riposo.
Minerale importante per la formazione dell'emoglobina, la proteina contenuta nei globuli rossi che trasporta l'ossigeno nel sangue.
Classe di alimenti privi di valore nutrizionale per l'uomo (non vengono digeriti dall’intestino) ma che esercitano importanti effetti di tipo funzionale quali l'aumento del senso di sazietà e il miglioramento della funzionalità intestinale.
Vitamina del gruppo B, importante per la crescita e la riproduzione delle cellule del corpo.
Valutazione delle percentuali dei diversi tipi di globuli bianchi del sangue, maturi e immaturi.
Fratture delle ossa provocate da una malattia piuttosto che da un evento traumatico.
Patologia non maligna in cui è presente un basso livello di proteina M, ma senza altri sintomi. Alcuni casi possono progredire versoil mieloma.
Relativo all'apparato digerente.
Vedi Linfonodi
Cellule del sangue che aiutano l'organismo a combattere le infezioni. Esistono 5 tipi di globuli bianchi: neutrofili, eosinofili, basofili, monociti e linfociti.
Cellule del sangue che contengono l'emoglobina, proteina deputata al trasporto di ossigeno.
Tipo di globuli bianchi con caratteristiche granulazioni al loro interno.
Conta ridotta dei granulociti nel sangue periferico.
Gruppo di nutrienti caratterizzati dal più elevato potere energetico (9 calorie/g, più del doppio rispetto a proteine e carboidrati). Oltre a immagazzinare e fornire energia i grassi hanno anche altre funzioni importanti per il buon funzionamento dell'organismo, ma devono essere consumati in quantità non eccessive per non diventare nocivi per la salute.
Tecnica molto sensibile per rilevare le anomalie cromosomiche.
Immunoglobulina M monoclonale o paraproteina M monoclonale è un tipo di anticorpo, coinvolto nella difesa immunitaria, prodotto da particolari linfociti B, chiamati plasmacellule.
Terapia combinata di chemioterapia e immunoterapia
Soggetti con ridotte difese immunologiche.
Condizione di un soggetto che si trova, per cause differenti, ad avere ridotte difese immunologiche.
Esame volto a identificare alcune cellule all’interno di un campione grazie al riconoscimento di specifiche sostanze espresse sulla superficie cellulare o all’interno di tali cellule.
Vedi anticorpo
Vedi IgM
Vedi Proteina M.
Capacità di un trattamento di inibire la risposta del sistema immunitario.
Terapia che agisce sul sistema immunitario.
Vedi immunoterapia
Misura relativa al numero di individui che vengono colpiti da una malattia (nuovi casi) in un determinato periodo di tempo.
Detto di linfoma che, diversamente dai linfomi aggressivi, esordisce senza un deperimento delle condizioni generali e ha una storia naturale di lunga sopravvivenza (anni) senza trattamento.
Processo d'invasione di un organismo o di parti di esso (organi o tessuti) da parte di una o più specie microbiche (es. virus, batteri).
Riduzione delle capacità del rene di adempiere alle proprie funzioni.
Gruppo internazionale di specialisti nella gestione del mieloma che creano Linee Guide condivise per il trattamento e la ricerca sul mieloma.
Aumentato contenuto di calcio nel sangue.
Aumento della viscosità e del volume del plasma, che si associa a cefale, visione offuscata, emorragia retinica e sanguinamento oro-nasale.
Grave aumento della viscosità del sangue checausa sintomi come cefalea e vertigini.
Elemento di un gruppo di enzimi riscontrabile nel sangue e in altri tessuti dell’organismo e coinvolto nella produzione di energia nelle cellule. Un aumento di questa sostanza nel sangue può essere segno di danno tissutale o di alcuni tipi di tumori.
Indicatore di carico tumorale che misura la concentrazione di LDH nel sangue, enzima presente nelle cellule di molti tessuti, rilasciato nel sangue quando le cellule di questi tessuti sono malate.
Alterazione di tessuti o organi, singola e localizzata.
Vedi Malattia ossea osteolitica
Tipo di tumore che colpisce le cellule del sangue.
Neoplasia ematologica a decorso cronico derivante dall’accumulo nel midollo osseo e nel sangue periferico di linfociti apparentemente maturi.
Condizione clinica caratterizzata da una riduzione anomala dei leucociti (globuli bianchi) nel sangue.
Ingrossamento dei linfonodi.
Tipo di globulo bianco che aiuta a difendere l'organismo dalle infezioni. Ci sono tre tipi principali di linfociti: i linfociti B, che producono gli anticorpi; i linfociti T, che hanno diverse funzioni, tra le quali assistere i linfociti B nella produzione di anticorpi; e i linfociti natural killer (NK), che sono in grado di attaccare le cellule infettate da virus e le cellule tumorali.
Tipo di globulo bianco che aiuta a difendere l'organismo dalle infezioni. Sono i linfociti B a produrre gli anticorpi.
Termine che di per sé significa linfonodo ingrossato. Di norma è un termine generale per tutte le malattie maligne del sistema linfatico.
Particolare tipo di linfoma descritto per la prima volta da Thomas Hodgkin nel 1832, che origina quasi sempre da un singolo linfonodo, si diffonde da un linfonodo all’altro ed è caratterizzato dalla presenza di cellule tumorali giganti tipiche. È uno dei linfomi più frequenti della prima età adulta.
Espressione generale che indica tutti i linfomi maligni escluso il linfoma di Hodgkin.
Linfoma derivato dalle cellule B che sostituisce la normale architettura della polpa bianca della milza.
Piccoli organi tondeggianti appartenenti al sistema immunitario distribuiti in varie parti del corpo e collegati tra loro da piccoli canali chiamati vasi linfatici. I linfonodi costituiscono le stazioni in cui le cellule del sistema immunitario, in particolare i linfociti, incontrano gli agenti estranei potenzialmente pericolosi e si attivano per combatterli.