Malattie e tipologie

I contributi

Prof. Andrea Fagiolini

Professore Ordinario di Psichiatria
Dipartimento di Medicina Molecolare
e dello Sviluppo Università di Siena

Prof. Giuseppe Maina

Professore Ordinario di Psichiatria
Dipartimento di Neuroscienze dell'Università degli Studi di Torino
Polo San Luigi

Prof. Giovanni Martinotti

Professore Associato di Psichiatria
Dipartimento di Neuroscienze, Imaging, Scienze Cliniche
Università G. D'Annunzio - Chieti - Pescara

Prof. Maurizio Pompili

Professore Ordinario di Psichiatria
Facoltà di Medicina e Psicologia
Az. Ospedaliero-Universitaria Sant'Andrea
Sapienza Università di Roma

Dott. Marco Lamberti

Neuropsichiatra infantile, Dirigente medico Ospedale Tappeiner Merano

MALATTIE E TIPOLOGIE

Quali sono gli elementi di differenziazione della depressione nell'adulto e nell'adolescente?

La depressione nell’adulto e nell’adolescente si manifesta con alcune caratteristiche comuni come umore deflesso e incapacità a provare stimoli. Negli adolescenti, il quadro è complicato da sintomi dovuti a cambiamenti ormonali o da aggressività che solitamente non si manifestano negli adulti.

Quali sono i segnali che devono far preoccupare i familiari o il personale scolastico e che possono preludere ad una condizione psicopatologica?

Nei ragazzi, è di cruciale importanza riconoscere tempestivamente i primi segnali di disagio. Famiglia e scuola hanno un ruolo fondamentale in questo. In particolare, bisogna prestare attenzione a repentini cambiamenti nelle loro abitudini, nel ritmo sonno/veglia, nell’alimentazione e nella socialità.

Esistono vari tipi di depressione?

I due tipi principali di depressione sono la depressione unipolare o disturbo depressivo maggiore e la depressione bipolare o malattia maniaco depressiva. Il Prof. Andrea Fagiolini fa notare come entrambe si presentino con i medesimi sintomi, ma abbiano un esordio differente.

Che differenza c’è tra depressione e depressione maggiore?

La depressione è una condizione clinica che determina dei sintomi e una compromissione del funzionamento scolastico, lavorativo, sociale. La depressione maggiore è un sottotipo di depressione, in genere episodico, della durata variabile da poche settimane a diversi mesi.

Quanto tempo può durare un episodio di depressione maggiore?

Un episodio di depressione maggiore può essere diagnosticato dopo un tempo convenzionale di circa 15 giorni e può avere una durata media, se non trattato, tra i 4 mesi e i 2 anni, come ci spiega il Prof. Giuseppe Maina.

Come si caratterizza un episodio di depressione maggiore?

Un episodio di depressione maggiore si caratterizza per il tipo di sintomi che presenta, ma anche per il suo decorso, che inizia con un cambiamento radicale rispetto alla condizione precedente e dura qualche mese, fino a due anni. Ce ne parla il Prof. Giuseppe Maina.

Dopo un primo episodio, quale è la probabilità di ricadere in un nuovo episodio depressivo?

Il rischio di ricaduta dopo un episodio di depressione dipende fortemente da quelle che sono state le cause scatenanti. Il Prof. Andrea Fagiolini approfondisce questo tema con alcuni esempi.

Qual è il peso di altre comorbidità nell’insorgere della depressione?

La presenza di altre malattie concomitanti è un fattore importante nell’insorgenza della depressione, soprattutto nel paziente anziano. Il Prof. Giovanni Martinotti illustra con alcuni esempi il legame tra comorbidità e depressione.

Che nesso c'è tra depressione ed ideazione suicidaria?

Nel corso di una condizione depressiva la percentuale di soggetti che sperimentano ideazione suicidaria attiva si aggira intorno al 60%: il Prof. Maurizio Pompili parte da questa premessa per sottolineare la condizione di profonda sofferenza mentale sperimentata dai pazienti e la necessità di prendersi cura in modo particolare di questi soggetti.

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