Con il Trio Medusa, Società Scientifiche e Associazioni di Pazienti la campagna ha l’obiettivo di sensibilizzare 1 milione e mezzo di italiani affetti da depressione e oltre 4 milioni di caregiver entro la fine del 2021.
E’ facile confondere l’ansia e la depressione, in quanto molto spesso queste due malattie si presentano in comorbidità e con sintomi molto simili, ma è bene saperle distinguere e trattare adeguatamente.
Il Natale non è sempre sinonimo di gioia e serenità. L’arrivo delle vacanze invernali può essere, infatti, causa di una particolare forma di depressione, la depressione natalizia o Christmas Blues.
A causa della pandemia il 50% della popolazione ha iniziato a risentire di disturbi del sonno. Anche i bambini possono manifestare i sintomi e i problemi potrebbero persistere anche una volta revocato lo stato di pandemia.
Una recente ricerca pubblicata su Clinical Nutrition ha confermato che esiste una correlazione diretta tra perdita di forza muscolare, spesso correlata all’età avanzata, e il declino delle facoltà cognitive.
Con il protrarsi della pandemia, la condizione psicologica dei lavoratori è peggiorata, portando a delle ripercussioni nella quotidianità lavorativa e, nelle forme più gravi, l’acuirsi dei sintomi della depressione in chi già ne soffre.
Secondo un recente studio, uno su tre pazienti ricoverati per Coronavirus soffre di un disturbo psicopatologico a distanza di tre mesi dalle dimissioni dall'ospedale: questa patologia è stata definita “long Covid”.
Le limitazioni e l’inattività causate dalla pandemia stanno avendo delle ripercussioni preoccupanti sul benessere fisico e psicologico dei minorenni italiani: un bambino su tre lamenta uno stato di ansia e la percentuale cresce negli adolescenti.
Attraverso un sondaggio somministrato a 900 neo mamme e donne incinte, un team di ricerca americano ha dimostrato che le misure di isolamento sociale e fisico imposte per la pandemia di COVID-19 stanno causando un incremento di ansia e depressione post partum.
Secondo lo studio sull'impatto del Covid-19 realizzato dalla Fondazione Italia in Salute, dall’inizio della pandemia si è registrato un incremento di episodi di depressione tra i giovani: uno su tre lamenta disagi psicologici.
Uno studio pubblicato sul Journal of Mental Healt ha evidenziato come la consapevolezza delle cause biologiche della malattia riduca lo stigma sociale e generi una maggiore propensione alla cura.
Poca flessibilità, scarsa meritocrazia, cattiva gestione delle risorse sono solo alcune delle cause che possono portare al manifestarsi della depressione da lavoro, un fenomeno ancora più accentuato dall’arrivo della pandemia.
I social media sono capaci di semplificare la vita e farci sentire meno soli, ma rischiano di diventare portatori di ansia, depressione e senso di inadeguatezza se utilizzati in maniera smodata, soprattutto per i giovani.
La depressione è una malattia che spesso colpisce anche gli adolescenti, è possibile infatti che la scarsa accettazione di se stessi in alcuni casi nasconda un quadro depressivo
La depressione viene spesso accompagnata da dolori cronici che rendono ancor più difficile la sua diagnosi e, di conseguenza, più complesso il suo trattamento. Fino all’85% dei pazienti con dolori cronici soffrono di depressione.
I dati dell’indagine SIP – Società Italiana di Pediatria confermano la gravità della situazione: depressione al secondo posto della classifica delle malattie mentali con il più alto numero di ricoveri.
Quando si parla di apparato digerente, solitamente siamo spinti a concepirlo esclusivamente come quella parte del corpo che ci aiuta nella digestione
Uno studio pubblicato dalla Simon Fraser University su JAMA Psychiatry ha confermato la connessione tra depressione e manifestazione di problemi cardiovascolari. Rischio maggiore per gli uomini e per chi abita in grandi città.
La diminuzione degli estrogeni durante la menopausa causa diversi disturbi di natura psicologica, come ansia e depressione. Secondo un recente studio, i cambiamenti di umore riguardano il 23% delle donne.
Spesso si tende a minimizzare l’impatto che la depressione può avere sulla sessualità del paziente e il carico emotivo che questa situazione comporta. È fondamentale, dunque, non trascurare e far passare in secondo piano questa dimensione della patologia.
La “depressione di genere” non riguarda solo le donne. Sono molti, gli uomini a soffrire della patologia, spesso ignorata e sottovalutata in associazione a quelli che sono gli stereotipi che caratterizzano il genere maschile.
La depressione è stata dichiarata la prima causa di disabilità nel mondo e diventerà anche la prima causa di spesa sanitaria. Donne, anziani e persone fragili sono i più colpiti.
La depressione, rappresenta un disturbo clinico talmente invalidante che l’Organizzazione Mondiale della Sanità la considera la causa principale di disabilità in tutto il mondo
La depressione ha indubbiamente un impatto notevole sulla qualità della vita delle persone che ne soffrono e dei loro familiari e amici. Allo stesso tempo, genera anche importanti costi sociali ed economici che in Italia, come nel resto d’Europa e del mondo, sono aumentati anche a causa della pandemia.
Secondo le indagini Eurodap, per l’81% delle persone, la depressione è una malattia che in alcuni casi è meglio nascondere perché difficilmente accettata dalla società
“Mens sana in corpore sano”, citavano gli antichi romani: mantenere uno stile alimentare sano non migliora solamente la salute fisica, ma anche quella mentale. Questo risulta materia di studio della psichiatria nutrizionale, che esamina come diversi alimenti influiscano positivamente sul nostro umore.
Su oltre 3 milioni di persone depresse in Italia, oltre 2 milioni sono donne. La depressione di genere si presenta soprattutto nelle fasi della vita caratterizzate da cambiamenti ormonali, come la gravidanza e la menopausa.
Il progetto ha l’obiettivo di sensibilizzare le Istituzioni sulla necessità di un concreto supporto ai pazienti e facilitare l’accesso a diagnosi e cure della malattia.
Supporto finanziario e maggiore sensibilizzazione. L’edizione 2020 della Giornata mondiale della salute mentale ha come tema “Salute mentale per Tutti, maggiori investimenti - migliore accesso. Per Tutti, ovunque.
La Giornata mondiale della salute mentale si pone come obiettivo la promozione e la sensibilizzazione di tematiche connesse alla salute mentale attraverso campagne e attività, con il supporto dell'Organizzazione mondiale della sanità. L’edizione 2022 ha come tema “Rendere la salute mentale e il benessere per tutti una priorità globale”.
Gli effetti della depressione sulla persona sono numerosi e coinvolgono tutto il corpo, non solo la sfera psicologica: recenti studi hanno infatti dimostrato che, se non curata, la depressione può cambiare il cervello.
La depressione ha un forte impatto sulla qualità della vita di malati e caregiver e genera importanti costi sociali che nel nostro paese, in termini di ore lavorative perse, ammontano a 4 miliardi di euro l’anno.
Chi soffre di disturbi depressivi presenta livelli elevati di infiammazione corporea: questo è quanto emerso da uno nuovo studio del King’s College di Londra, pubblicato sull'American Journal of Psychiatry.
Viene definita “solastagia”, un neologismo che descrive una forma di disagio emotivo o esistenziale causato da un cambiamento ambientale, e colpisce principalmente la popolazione dei più giovani, fortemente preoccuparti per il loro futuro.
Nonostante la creazione e la fruizione dell’arte risultino spesso una pratica sottovalutata, possono rappresentare un valido strumento nella cura dei sintomi legati alla depressione.
Un nuovo studio condotto dal Dipartimento di Psichiatria dell’Università di Oxford ha riscontrato che i malati di COVID-19 hanno un rischio maggiore di sviluppare disturbi psichiatrici. Rischio quasi doppio per gli adulti.
Uno studio pubblicato su "Scientific Reports" di Nature fa luce sulle ripercussioni psicologiche dell’isolamento sociale sulla popolazione italiana
Un gruppo di ricercatori dell'università di Yale ha recentemente scoperto, grazie ad una nuova tecnologia, che la depressione può contribuire ad accelerare l’inevitabile processo dell’invecchiamento del cervello.
La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) è una malattia cronica che interferisce non solo fisicamente sui pazienti, causando gravi problemi respiratori, ma va a colpire anche il benessere e la sanità mentale degli individui che ne soffrono.
L'incidenza della depressione infantile nei primi anni di vita è di circa il 2% e colpisce i principalmente i bambini tra i 2 e i 5 anni, anche se si possono osservare alcuni rari episodi depressivi tra gli 0 e 3 anni.
La depressione non è una malattia strettamente ereditaria, ma vivere a stretto contatto con una persona malata può sviluppare in chi gli sta accanto uno stato di profonda tristezza e un senso di impotenza.
L’istituto Mario Negri di Milano ha condotto una ricerca su scala nazionale per rilevare l’impatto psicologico dell’emergenza sanitaria Covid-19 e del relativo Lockdown sulla popolazione.
Il legame tra lo stress e la depressione maggiore è scientificamente noto: secondo alcuni recenti studi, nell’80% dei casi, il primo episodio depressivo è preceduto da un forte stress o una condizione di stress cronico.
Ad indagare sul tema è stata Ipsos che, nel contesto della Giornata Mondiale della salute mentale 2021, ha realizzato un sondaggio per indagare sull’importanza che viene data a salute mentale e fisica dalle persone e sul supporto fornito dal sistema sanitario del Paese.
Stile di vita sano e attività fisica costante possono aiutare a combattere la depressione e evitare ricadute del paziente
Uno stile di vita sano e regolare, scandito da buone abitudini come lo svegliarsi presto al mattino, può influire positivamente sul nostro umore e ridurre in maniera importante il rischio di soffrire di depressione e ansia.
Undici tavole rotonde che hanno fatto tappa in undici regioni con l’obiettivo di promuovere azioni a livello territoriale per facilitare l’accesso alla diagnosi e alle cure sulla depressione. Nel 2021, la seconda fase del progetto.
Il Presidente della Repubblica, in occasione della giornata mondiale della salute mentale, ha rivolto un messaggio a tutte le persone in difficoltà, ricordando che la salute mentale è un diritto che deve essere garantito a tutti.