MICI e attività sportiva: trova il tuo sport

MICI e attività sportiva: trova il tuo sport

Per chi soffre di una malattia infiammatoria cronica intestinale, sport e movimento sono sempre essenziali e privi di rischi, se scelti con cura. Per scegliere l’attività sportiva più adatta al proprio stato di salute e alla propria preparazione fisica è fondamentale coinvolgere il proprio medico.

Fare attività sportiva, anche in presenza di MICI, influenza positivamente il benessere psicofisico, come evidenziano numerose ricerche scientifiche.

Non solo, secondo molti studi l’attività fisica sarebbe associata a una diminuzione del rischio di riattivazione della malattia nelle fasi di remissione e ne allevierebbe i sintomi, quando la malattia è attiva.

Ecco i principali vantaggi che l’attività fisica offre a persone affette da MICI:

  • Sollievo dai sintomi

  • Diminuzione dell’incidenza nello sviluppo di recidive

  • Riduzione dell’infiammazione

  • Miglioramento della densità ossea e riduzione del rischio di fratture

  • Rafforzamento del sistema immunitario e ossigenazione dei tessuti

  • Miglioramento dell’equilibrio e della forza muscolare

  • Miglioramento della qualità della vita

  • Riduzione dello stress e miglioramento dell’umore

L’attività fisica costante, inoltre, mitiga la percezione di fatigue - quello stato di affaticamento tipico dei pazienti con MICI - associato al rilascio di citochine infiammatorie e alla riduzione della capacità aerobica.

Questi vantaggi riguarderebbero tutti i pazienti, anche quelli più difficili o con problemi articolari causati dalla malattia. Eppure, chi soffre di artrosi, artriti o problemi infiammatori secondari importanti a livello articolare e muscolare, spesso considera l’attività fisica un tabù o un rischio per la propria salute.

Non è così. Ecco perché è essenziale che il medico guidi e motivi il paziente nella scelta della giusta attività motoria o sportiva.

Qual è lo sport ideale per chi soffre di MICI?

Nei pazienti con MICI non si parla di sport ideale: si può svolgere qualsiasi attività fisica o sportiva, se inserita all’interno di un programma personalizzato che abbini il movimento alla terapia farmacologica e all’alimentazione, così da mantenere o raggiungere una qualità di vita e uno stato di salute sostenibili e ottimali.

Una persona di mezza età, che in tutta la sua vita non ha mai praticato sport, potrà trarre beneficio anche solo da un'attività fisica moderata da svolgere all’aria aperta per circa 20-30 minuti, almeno 3 volte alla settimana.

Il potenziamento muscolare può invece essere la scelta migliore per persone che tendono ad essere deboli a livello di apparato osteo-muscolo-articolare.

Un mix dei due tipi di attività è l’obiettivo da raggiungere per godere al meglio dei benefici del movimento.

Invece, chi ha sempre svolto un’attività sportiva, potrà chiedere al medico come adattare al meglio movimento, terapia e alimentazione, per non rischiare di affaticarsi troppo.

Il tipo di sport non è essenziale per godere degli effetti positivi del movimento, è importante seguire con costanza un programma di attività fisica, anche leggera.

Come scegliere lo sport adatto ai bambini con MICI?

Per i più piccoli si potrà scegliere, sempre con l’aiuto del medico, il tipo di sport più adatto al loro stato di salute, seguendo le loro attitudini e desideri.

La realtà del mondo sportivo insegna che non ci sono limiti agli sport che una persona e un bambino affetto da MICI possono praticare. In quasi tutti gli sport ci sono infatti atleti e campioni che hanno dichiarato di essere affetti da malattia di Crohn o colite ulcerosa fin da piccoli, ma di essersi sempre allenati per realizzare il loro sogno.

La convivenza tra malattie infiammatorie croniche intestinali e sport può essere dolorosa e difficile, ma può essere superata grazie alla forza di volontà del paziente e soprattutto con l’aiuto di un team multispecialistico di medici che, insieme ai genitori, aiuterà i piccoli sportivi a trovare la giusta combinazione tra terapia farmacologica, alimentazione e prestazione sportiva.

Quindi il sogno sportivo di un bambino non va frenato ma sostenuto, i genitori con l’aiuto del pediatra e poi del medico specialista, possono aiutarlo a raggiungere qualsiasi obiettivo, seguendolo ed educandolo al meglio nella gestione della malattia.

L’attività fisica, anche minima, è dunque un plus positivo per chi soffre di malattia di Crohn e colite ulcerosa, quando si adatta al meglio alle personali condizioni del paziente.

Allo stesso tempo non ci sono limiti agli sport che un bambino e un adulto con queste patologie possono praticare, quando l’attività sportiva viene gestita all’interno di un programma terapeutico e alimentare adattato al paziente da parte di professionisti.

L’essenziale è evitare il rischio di inattività fisica e sedentarietà.

Hai ancora dei dubbi?

Fonti
  • Perez Pérez, C. A. (2009). Prescription of physical exercise in Crohn's disease. Journal of Crohn's and Colitis, 3 (4), 225-231 academic.oup.com/ecco-jcc/article/3/4/225/471064
  • Bilski, J., Brzozowski, B., Mazur-Bialy, A., Sliwowski, Z., & Brzozowski, T. (2014). The role of physical exercise in inflammatory bowel disease. BioMed Research International, 2014. www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4022156/

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