Giornata mondiale della salute mentale 2020

Giornata mondiale della salute mentale 2020

Supporto finanziario e maggiore sensibilizzazione. L’edizione 2020 della Giornata mondiale della salute mentale ha come tema “Salute mentale per Tutti, maggiori investimenti - migliore accesso. Per Tutti, ovunque.

Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) quasi un miliardo[1] di persone nel mondo convive con un disturbo mentale. Tuttavia, attualmente non tutti hanno accesso a servizi sanitari adeguati. Infatti, nei paesi a basso e medio reddito oltre il 75%[2] delle persone con disturbi mentali o neurologici e con problemi di abuso di sostanze non vengono curate. Per questo motivo, l’obiettivo che l’Oms ha dichiarato in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale di quest’anno è quello di aumentare gli investimenti sulla salute mentale in ogni suo ambito.
La dimensione del problema è in continuo mutamento, ed è destinata ad aggravarsi a causa dell’impatto che la pandemia sta generando in tutto il mondo. La diffusione del Covid-19 e le relative conseguenze hanno dato vita ad un radicale cambiamento della realtà, generando un forte impatto sulla salute mentale di molte persone. In un contesto come questo, gli individui con disturbi psicosociali già dichiarati o particolarmente sensibili hanno subito in maniera più forte l’impatto della pandemia da un punto di vista psico-emotivo.
Si prevede che nei prossimi mesi e anni si verificherà un forte aumento della necessità di cure e di sostegni. Infatti, gli investimenti in salute mentale in programma a livello nazionale e internazionale, che hanno già sofferto per anni di sottofinanziamento, risultano oggi ancora più necessari.
Se per alcune patologie, quali ad esempio i disturbi psicotici, la schizofrenia e i disturbi da uso di sostanze, si assiste ad una prevalenza nel genere maschile. Al contrario, per i disturbi depressivi e affettivi, sono le donne le più colpite. In particolare, per la depressione il tasso degli utenti di sesso femminile è quasi doppio rispetto a quello del sesso maschile: 29,2 per 10.000 abitanti nei maschi e 48,6 per 10.000 abitanti nelle femmine).[3]
Oltre ad un supporto finanziario da parte dello stato, come sottolinea Sandra Zampa, Sottosegretaria di Stato alla Salute, è necessaria una maggiore sensibilizzazione su queste tematiche attraverso la promozione dell’informazione, al fine di abbattere lo stigma legato a questi temi e combattere i pregiudizi che troppo spesso accompagnano chi è affetto da disturbi mentali, ricordando sempre che non c’è salute senza salute mentale.

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