Come la riduzione della massa incide sulla depressione

Come la riduzione della massa incide sulla depressione

Una recente ricerca pubblicata su Clinical Nutrition ha confermato che esiste una correlazione diretta tra perdita di forza muscolare, spesso correlata all’età avanzata, e il declino delle facoltà cognitive.

La depressione maggiore è tra i problemi più frequenti e sottovalutati negli anziani. Questa malattia nell’età avanzata è spesso connessa a precedenti episodi depressivi oppure può esordire in seguito a episodi di stress di un tratto di vita segnato da terapie farmacologiche, malanni che compromettono la qualità della vita, lutti, il pensionamento, le modifiche negli schemi cognitivi, la solitudine, le preoccupazioni economiche.

Ma non sono solo disagi mentali e psichici ad essere causa della depressione: negli ultimi mesi, infatti, una ricerca pubblicata su Clinical Nutrition ha confermato che anche la perdita di forza muscolare, spesso correlata all’avanzare dell’età dei pazienti, favorisce il declino delle facoltà cognitive, demenza e la comparsa di episodi depressivi.

Lo studio ha coinvolto un gruppo di 330 persone anziane americane residenti in una comunità, sottoponendoli a diversi test dove veniva valutata la massa muscolare (misurata con un dispositivo di analisi bioelettrica), la velocità dell’andatura (speed gait) e la forza dell’impugnatura della mano (un semplice esame ‘hand grip’ eseguito con un apposito strumento). Tra i volontari, il 16,1% è risultato affetto da ‘sarcopenia’, cioè un disturbo legato alla perdita della massa e della forza muscolare connessa all'invecchiamento del corpo umano, che aveva come conseguenze bassi livelli di attività fisica, declino cognitivo lieve e numerosi episodi di depressione.

Numerosi altri studi si sono occupati della relazione tra sarcopenia e depressione; una meta-analisi di 24 studi ha riportato che entrambi i disturbi sono caratterizzati da livelli elevati di marker infiammatori, in particolare interleuchina 6 (IL-6) e fattore di necrosi tumorale (TNF-alfa), che potrebbero quindi spiegare la loro connessione.

La perdita di massa muscolare nell’anziano deve essere oggetto di prevenzione e intervento precoce, ed è importante che venga scongiurata attraverso il mantenimento di un corretto stile di vita ed una dieta varia e completa da un punto di vista nutrizionale. Mentre a livello mondiale si parla di invecchiamento attivo, nella realtà quotidiana gli anziani scivolano spesso in un’inattività che sfocia in disabilità fisica e mentale. Proprio per questo gli scienziati sono concordi nell’affermare che la massa muscolare sia il segreto per la salute cognitiva, e in quanto tale non deve assolutamente essere messa in secondo piano.

Fonti

  1. www.huffingtonpost.it/entry/la-riduzione-della-massa-muscolare-e-collegata-a-declino-cognitivo-e-depressione_it_609a3d24e4b063dccea09cc3?utm_hp_ref=it-salute
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