L'arte come opportunità curativa da considerare nel trattamento della depressione

L'arte come opportunità curativa da considerare nel trattamento della depressione

Nonostante la creazione e la fruizione dell’arte risultino spesso una pratica sottovalutata, possono rappresentare un valido strumento nella cura dei sintomi legati alla depressione.

La persona che soffre di depressione, fatica spesso a trovare stimoli nella vita quotidiana, soffre di stanchezza e affaticamento e non riesce più a provare piacere nello svolgere attività quotidiane che prima della malattia amava. Anche se può risultare bizzarro, ma del tutto comprovato, si può affermare che chi soffre di questa patologia spesso mostra tratti di originalità eccentrica e creatività che se applicate in modo strutturato al mondo dell’arte, possono dare dei risultati anche eccezionali.

Esiste dunque una stretta correlazione tra la paralisi emotiva e fisica, con conseguente incapacità di essere performanti a causa dalla depressione, e la spinta energetica e positiva insita nella produzione d’arte creativa. Seppur questa correlazione possa sembrare a primo impatto un controsenso, chi soffre di depressione è in grado di sentire e percepire dettagli che possono sfuggire alle altre persone. Questa caratteristica li porta dunque a una vicinanza con il vuoto causato dallo stato depressivo che si manifesta come forma d’arte e spirito creativo. Questo processo è utile, infatti, a dare voce al dolore, rendendolo reale e concreto, e ad esteriorizzare le emozioni, che sovente non arrivano all’elaborazione del cosciente e che la patologia impedisce al paziente di condividere con gli altri. L’arte offre dunque una via d’uscita al buio e alla negatività che contraddistinguono la depressione, permettendo di far affiorare emozioni, sensazioni e l’inconscio che la persona depressa non riuscirebbe altrimenti ad esprimere, offrendo in questo modo un supporto alla cura del disagio psicofisico. La creazione artistica diventa quindi una parentesi alla malattia e alla sofferenza. Attraverso il lavoro artistico, la persona che soffre di questa patologia attua un processo introspettivo di riconoscimento di sé e della propria presenza che gli permette di stare più volentieri con gli altri e di lasciare una traccia del proprio dolore.

Non solo il processo creativo, ma anche la fruizione di opere d’arte può costituire una temporanea via d’uscita al malessere causato dalla patologia. Una persona che soffre di depressione, a causa della mancanza di stimoli dovuti alla malattia, raramente mostra interesse nel visitare una mostra o un museo, ma questa serie di attività possono in realtà apportare un grande beneficio nell’affrontare e migliorare la condizione patologica. La fruizione e contemplazione di opere d’arte possono rappresentare inoltre una valida opportunità di socializzazione, spesso difficile e impegnativa per chi soffre di questa patologia. In questo senso l’arte può quindi stimolare il paziente a interagire con amici ed estranei, fortificando i legami e aiutandolo a vincere le resistenze nel prendere parte a questo tipo di attività.

L’arte in tutte le sue forme dovrebbe quindi essere riconosciuta come strumento importante nel trattamento e nella cura di pazienti affetti da depressione, al fine di alleviarne e superarne i sintomi.

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