Sappiamo come le malattie cardiovascolari, il diabete mellito e l’obesità si manifestino con più probabilità in un paziente che soffre di malattia psoriasica. Abbiamo, inoltre, visto che esiste una relazione tra artrite psoriasica e intestino, attraverso i dati dello studio pubblicato sulla rivista Clinical Rheumatology, che ha valutato l'associazione tra artrite psoriasica e malattie gastrointestinali comuni, riscontrando che questa è significativa tra artrite psoriasica e la malattia di Crohn, colite ulcerosa, reflusso esofageo e all’ulcera peptica, mentre non esiste nessuna associazione significativa con la malattia celiaca.
È noto anche che le malattie croniche intestinali spesso possono comportare complicanze extraintestinali, coinvolgendo organi e sistemi come la pelle (eritema nodosum, pyoderma gangrenosum), gli occhi (uveite, episclerite), il fegato (colangite sclerosante primaria) e portare a disturbi muscolo-scheletrici (artrite e spondilite anchilosante). In particolare, è noto che i sintomi che riguardano la sfera muscoloscheletrica nei pazienti affetti da malattia intestinale infiammatoria sono diversi e possono includere il coinvolgimento assiale e periferico, ma anche la dattilite, l’entesite, l’uveite ed arrivare anche al coinvolgimento della pelle.
Proviamo a vedere ora più da vicino la relazione che esiste tra malattia intestinale infiammatoria e psoriasi.
Secondo il percorso di Continuing Medical Education (CME), dal titolo “Psoriasis: classical and emerging comorbidities”, pubblicato sugli Anais Brasileiros de Dermatologia, la risposta è chiara: la malattia infiammatoria intestinale è tra le patologie che classicamente si associano alla psoriasi. Passando in rassegna i dati, gli autori spiegano che i pazienti con malattia di Crohn hanno un rischio di 7 volte più elevato di sviluppare psoriasi e i pazienti con psoriasi hanno un rischio di sviluppare malattia di Crohn di 2,9 volte maggiore rispetto alla popolazione generale.
Inoltre, dai dati emerge che i pazienti con psoriasi e malattia infiammatoria intestinale concomitanti hanno anche una probabilità più elevata di sviluppare altre patologie correlate, tra cui artrite sieronegativa, tiroidite, diabete e linfoma, rispetto ai pazienti che presentano solo la psoriasi. Questa correlazione sembra essere spiegata da percorsi infiammatori e rischi genetici comuni - in particolare, si tratterebbe di predisposizioni genetiche a modelli specifici di risposta immunitaria che possono svolgere un ruolo importante nell'evoluzione di queste due condizioni quando associate. Sebbene la sensibilità individuale a psoriasi, malattia di Crohn e colite ulcerosa sia stata localizzata in siti cromosomici vicini, sono presenti anche altri loci genetici in ognuna di queste condizioni.
La ricerca di Ellinghaus D e colleghi ha identificato sette loci di suscettibilità condivisi da psoriasi e malattia di Crohn, ovvero non si tratta di veri e propri geni in comune che determinano queste malattia, ma di particolari loci fortemente associati e predisponenti ad entrambe le condizioni, detti appunto "loci di suscettibilità".
Passando in rassegna i dati circa l'associazione tra psoriasi e malattia intestinale infiammatoria la CME “Psoriasis: classical and emerging comorbidities” conclude che:
1. I pazienti con psoriasi e la malattia di Crohn hanno maggiori probabilità di sviluppare linfomi rispetto ai pazienti che presentano la psoriasi da sola.
2. Non c'è alcuna evidenza su base genetica che giustifichi questa associazione.
3. La colite ulcerosa non è associata a psoriasi.
4. I pazienti con psoriasi hanno gli stessi rischi di sviluppare la malattia di Crohn della popolazione generale, anche se la malattia quando si presenta lo fa con forme più severe.
La consapevolezza della correlazione che può esistere tra complicanze intestinali, sintomi muscoloscheletrici e coinvolgimento dell’epidermide è essenziale per impostare un approccio interdisciplinare in cui reumatologo, dermatologo e gastroenterologo lavorino assieme per migliorare la qualità della vita dei pazienti.
Norina Wendy Di Blasio, scientific editor