Malattia infiammatoria intestinale e cancro alla prostata

Malattia infiammatoria intestinale e cancro alla prostata

Secondo una ricerca della Northwestern University, gli uomini che soffrono di una malattia infiammatoria cronica intestinale (MICI) hanno un rischio quattro o cinque volte maggiore di ricevere una diagnosi di tumore alla prostata. Questa è la prima ricerca, durata 20 anni, che mostra come in presenza di una MICI i valori del PSA risultino superiori alla media e ci sia un rischio significativamente più alto di cancro alla prostata potenzialmente pericoloso. Un dato non trascurabile se si considera che solo negli Stati Uniti circa 1 milione di uomini presenta una malattia infiammatoria intestinale, una condizione cronica comune che include la malattia di Crohn e la colite ulcerosa. Siamo di fronte ad una popolazione di pazienti che, secondo i ricercatori, dovrebbe essere sottoposta con più attenzione allo screening per il cancro alla prostata.

Shilajit Kundu, principale autore della ricerca, è un professore associato di urologia presso la Feinberg School of Medicine della Northwestern University ed è un medico della Northwestern Medicine, ed è anche membro del Robert H. Lurie Comprehensive Cancer Center della Northwestern University. Unisce, dunque, ad una pratica clinica molto intensa anche un’attenta attività di ricerca.

Nella sua esperienza clinica, il dottor Kundu ha potuto osservare molti uomini con malattia infiammatoria intestinale che presentano valori elevati al test del PSA. «Molti medici pensano che il loro PSA sia elevato perché c’è una condizione infiammatoria», spiega Kundu. «Non ci sono dati che indichino come dovremmo trattare questi uomini». Eppure, aggiunge, «questi pazienti potrebbero dover essere sottoposti a screening più attentamente di chi non presenta una malattia infiammatoria intestinale. Perché se un uomo che presenta una malattia infiammatoria dell'intestino ha anche un valore di PSA elevato, questo potrebbe essere un indicatore del cancro alla prostata».

Per una valutazione più approfondita, Kundu e colleghi, hanno esaminato 1.033 uomini con malattia infiammatoria intestinale e li hanno messi a confronto con un gruppo di controllo di 9.306 uomini che non presentava la malattia. I due gruppi di uomini sono stati seguiti per 18 anni. I ricercatori hanno così scoperto che gli uomini che presentavano una MICI avevano livelli più alti di PSA e molte più probabilità di sviluppare un cancro alla prostata aggressivo. In particolare, l'incidenza di cancro alla prostata a 10 anni era del 4,4% tra gli uomini con MICI e dello 0,65% tra i controlli. L'incidenza di cancro alla prostata clinicamente significativa a 10 anni era del 2,4% per gli uomini con MICI e dello 0,42% per i controlli. Dopo i 60 anni, i valori di PSA erano generalmente più alti tra i pazienti con MICI.

A partire da questi dati resta da capire il meccanismo che sta alla base del fenomeno, ovvero come l'infiammazione intestinale possa portare al cancro alla prostata e come tenere conto di questa correlazione nella pratica clinica quotidiana.

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