Come si ottiene l’invalidità per MICI?

Come si ottiene l’invalidità per MICI?

I pazienti affetti da malattie infiammatorie croniche intestinali possono, a norma di legge, richiedere e ottenere i benefici relativi all'invalidità civile. Questo è particolarmente importante nei casi più gravi di malattia di Crohn o rettocolite ulcerosa, in cui le ripercussioni sulla vita lavorativa oltre che su quella personale possono essere notevoli. Ricordiamo infatti che le due malattie possono causare una sintomatologia che può rendere difficile lo svolgimento delle attività quotidiane (dolore e frequente necessità di recarsi in bagno, in particolare). Ma non solo: complicanze come le fistole, interventi pregressi di notevole importanza come la colectomia, la necessità di convivere con una stomia possono richiedere numerose assenze dal lavoro e rendere difficile lo svolgimento delle attività professionali, specie quelle di tipo fisico. Infine le due malattie possono causare disturbi da malassorbimento con riduzione di peso e debolezza fisica, anch'essi difficilmente compatibili con molte attività lavorative, senza dimenticare le ripercussioni psichiche che possono condurre a disturbi ansiosi e depressivi.

Quali sono i benefici dell'invalidità

Nei casi più gravi di MICI l'invalidità è dunque un riconoscimento che viene incontro a queste problematiche. Consiste di fatto in un punteggio stabilito da una commissione sulla base della storia clinica del paziente che consente di ottenere benefici diversi. Tra i riconoscimenti dell'invalidità civile per MICI ci sono benefici di tipo economico, come l'indennità di accompagnamento, il riconoscimento della condizione di handicap che può consentire l'ottenimento di speciali permessi sul lavoro, gli assegni e la pensione di invalidità civile e altri riconoscimenti minori, ma utili nella vita quotidiana (come ad esempio il contrassegno che consente il parcheggio nelle aree per portatori di handicap). Informazioni più dettagliate possono essere reperite rivolgendosi ad Amici Onlus, l'associazione che tutela le persone affette da malattia di Crohn e rettocolite ulcerosa.

Le classi di invalidità per le due malattie

Sinteticamente possiamo così riassumere le classi di invalidità per i pazienti con MICI: quelli affetti da malattia di Crohn vengono suddivisi in quattro classi (da 1 a 4) ordinate per gravità della patologia e impatto sulla vita quotidiana, mentre quelli con rettocolite ulcerosa sono raggruppati in sole due classi (la 3 e la 4). La quarta classe di entrambe le patologie comporta una percentuale di invalidità tra il 61 e il 70 per cento e comprende i pazienti più gravi, cioè quelli con importanti alterazioni della funzione digestiva, disturbi dolorosi estremamente intensi in trattamento farmacologico continuativo e non completamente efficace con una perdita di peso superiore al 20 per cento del peso abituale. Sono pazienti inoltre affetti da anemia e costanti alterazioni del transito intestinale con importanti limitazioni in ambito sociale e lavorativo. Le classi di invalidità inferiori al 66 per cento danno diritto ad altri benefici tra cui l'iscrizione alle liste di collocamento mirato e il congedo straordinario per cure.

Il colloquio con la commissione: cosa sapere

La valutazione della invalidità è affidata a una commissione davanti alla quale il paziente si presenta dopo aver fatto domanda e fornito la documentazione medica richiesta. Le modalità di presentazione della domanda variano nelle diverse aziende sanitarie: anche in questo caso l'associazione Amici può fornire utili indicazioni. In ogni caso è importante ricordare che la documentazione da fornire deve essere il più possibile completa e che questa va portata, in originale e in fotocopia, in occasione del colloquio con la commissione. Ciò è utile nel caso alcuni dei documenti vengano persi: poter produrre il documento mancante durante il colloquio è infatti utile per fornire tutte le informazioni necessarie alla commissione così da ottenere il punteggio più alto possibile.

Un medico che ci assista

Va segnalato poi che il paziente ha diritto a presentarsi alla commissione accompagnato da un medico di fiducia che lo assista: questo potrà infatti aiutare la persona con MICI a esporre la propria condizione in modo più chiaro, preciso e circostanziato. Poter disporre di un medico di fiducia è utile anche a evitare che il paziente si dimentichi qualche aspetto importante da segnalare alla commissione stessa. È importante che il medico di fiducia scelto sia un medico legale, più abituato ad affrontare situazioni di questo genere.

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Fonti

EM-108738