I danni dell'alcol sono ben noti a tutti: le bevande che lo contengono sono associate a maggiore rischio cardiovascolare, a danni neurologici e naturalmente epatici. Pochi sanno invece quanto gli alcolici siano particolarmente rischiosi per i pazienti affetti da rettocolite ulcerosa. In linea generale, infatti, l'etanolo - nome scientifico dell'alcol - è un agente altamente irritante per la mucosa intestinale: per questo l'alcol, così come caffè, alimenti speziati e grassi, andrebbe ridotto drasticamente e addirittura eliminato nelle fasi di attività di malattia.
Del resto gli effetti dannosi di questa sostanza sulla rettocolite ulcerosa - purtroppo così comunemente consumata a tutte le età - sono stati più volte dimostrati da studi internazionali. Solo a titolo di esempio, uno studio importante uscito già nel 2004 e condotto da ricercatori dell'Università di Newcastle (Regno Unito) su 183 uomini e donne aveva rilevato come una dieta ricca di alcol e carne rossa può triplicare il rischio di ricadute nei pazienti affetti dalla patologia. La ragione starebbe in tutte quelle fonti alimentari di zolfo, tra cui i solfiti contenuti in alcune bevande alcoliche. Una dieta ricca di zolfo aumenta la presenza intestinale di acido solfidrico sostanza in grado di attivare i processi infiammatori e di provocare un danno alla funzione di barriera propria della mucosa intestinale. L'abuso di alcol, infatti, è ritenuto ormai da tempo causa di un'infiammazione che può colpire tutto il tubo digerente, a partire persino dalla bocca con la formazione di afte.
Ma non è tutto qui: altre ricerche hanno dimostrato, nei più giovani, una correlazione tra l'uso e l'abuso di alcol e una maggiore tendenza a trascurare la rettocolite ulcerosa nei pazienti che hanno già da tempo ricevuto la diagnosi. In uno studio pubblicato da Pediatrics nel 2015, i ricercatori chiesero a un gruppo di 100 giovani tra i 9 e i 18 anni, affetti da varie patologie croniche tra cui la rettocolite ulcerosa, di rispondere a un questionario sull'uso di alcolici e di marijuana oltre che sull'aderenza alle terapie prescritte. Dai risultati emerse che tra i ragazzi che affermavano di essere consumatori abituali di alcolici, più di 1 su 3 dimenticava frequentemente di assumere i farmaci per mantenere sotto controllo la malattia. Il motivo, spiegano gli studiosi, è che l'alcol oltre a essere pericoloso in sé per la patologia contribuisce a uno stile di vita poco consapevole nei confronti della rettocolite ulcerosa, con maggiori possibilità di trascuratezza nei confronti del proprio corpo.
Del resto nel corso dell'edizione 2019 del Congresso europeo di gastroenterologia ricercatori dell'Università di Birmingham (Regno Unito) avevano presentato statistiche che rilevavano una sempre maggiore incidenza delle malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) tra i giovani adulti. A parere della comunità scientifica ciò è da ricondurre anche a uno stile di vita giovanile caratterizzato, specie negli ultimi anni, da dieta squilibrata, sedentarietà e sovrappeso ma anche da un eccessivo consumo di bevande alcoliche.