La cosiddetta diarrea da acidi biliari (o da sali biliari) è una forma di diarrea che può colpire molti pazienti con malattia di Crohn sottoposti a intervento di resezione intestinale. Come noto, in alcuni casi questi soggetti possono andare incontro nel corso della vita a uno o più interventi chirurgici. Quello più frequente è rappresentato appunto dalla resezione intestinale: in presenza di un danno intestinale che non risponde più alle terapie farmacologiche o che vi risponde in modo inadeguato può essere necessaria cioè l'asportazione del tratto malato. Nella maggior parte dei casi questo danno consiste in una stenosi dell'intestino tenue, ovvero un restringimento patologico che mette a rischio il paziente di occlusione intestinale. La parte di tenue più colpita nei pazienti con malattia di Crohn è l'ultimo tratto dell'ileo, prima che questo si immetta nel grande intestino: si parla allora di resezione ileocecale.
Dopo questo tipo di intervento è frequente che per un periodo più o meno lungo di tempo il paziente vada incontro a una diarrea spesso molto fastidiosa: si tratta di scariche tendenzialmente liquide, principalmente postprandiali (ovvero dopo i pasti), ricche di bile e pertanto acide e verdastre. La ragione sta nel fatto che l'ultimo tratto di ileo ha la fisiologica funzione di riassorbire la bile prodotta dal fegato e immessa nel duodeno all'inizio dei pasti con lo scopo di consentire la digestione dei grassi. Nei pazienti non operati, questa sostanza è riassorbita per la quasi totalità alla fine dell'intestino tenue. In mancanza di questo tratto, pertanto, la bile prosegue il suo percorso nel grande intestino. Questo però è incapace di assorbirla e anzi reagisce alla sua presenza dando luogo a scariche diarroiche.
Nella maggioranza dei casi, la diarrea da acidi biliari colpisce i pazienti soltanto nel corso del primo periodo dopo la resezione per poi cessare spontaneamente: con il tempo, infatti, la parte rimanente di ileo assume la funzione di riassorbimento. Solo in alcuni pazienti questo fenomeno può proseguire per lungo tempo. In ogni caso esiste la possibilità di controllare questa forma di diarrea idiopatica, prodotta cioè dall'intervento chirurgico: il gastroenterologo potrà infatti prescrivere una dieta caratterizzata da un ridotto quantitativo di grassi e terapie farmacologiche in grado di "neutralizzare" l'effetto della bile garantendo così al paziente una migliore qualità di vita. Ricordiamo inoltre che una resezione intestinale può provocare in alcuni casi alcuni disturbi da ridotto assorbimento dei nutrienti: ciò avviene quando il tratto di intestino rimosso è particolarmente lungo, oltre i 50 centimetri. In questi casi oltre al controllo della diarrea da acidi biliari il medico potrà prescrivere una specifica dieta e integratori alimentari per sopperire alcune carenze, come ad esempio quella da vitamina B12.