Gli stadi dell’infezione da HIV

Gli stadi dell’infezione da HIV

Quando il virus dell’HIV entra nell’organismo attacca il sistema immunitario distruggendo principalmente delle cellule chiamate Linfociti T CD4 (un tipo di globuli bianchi interessati alla difesa dell’organismo dalle infezioni) e utilizza il sistema di replicazione dei Linfociti T CD4 per moltiplicarsi. Ogni volta che si replica uccide la cellula in cui si trova e va ad infettarne un’altra.

L’infezione da HIV provoca un indebolimento progressivo del sistema immunitario aumentando il rischio sia di tumori che di infezioni da parte di virus, batteri, protozoi e funghi.

Sono stati identificati due tipi principali di HIV :

  • HIV-1: è il virus predominante nel mondo; di solito quando si parla di HIV senza ulteriori specifiche si fa riferimento a questo.
  • HIV-2: appare meno efficiente dell’HIV-1 nella trasmissione e ha determinato una epidemia ristretta principalmente all’Africa occidentale.
Una volta che il virus è entrato nell’organismo l’infezione da HIV può essere suddivisa in tre fasi:

INFEZIONE PRIMARIA O ACUTA

È la prima fase dell’infezione che si verifica entro 2-4 settimane dal contagio. In questo periodo alcune persone possono non registrare nessun malessere. Alcune invece sviluppano sintomi simili all’influenza: febbre, ingrossamento dei linfonodi, mal di gola, eruzione cutanea, dolori muscolari e articolari e mal di testa.

Questi sintomi sono dovuti all’enorme velocità di replicazione che caratterizza il virus in questa fase.

Nei fluidi come il sangue e le secrezioni genitali la quantità di virus è molto elevata per questo, in questa fase, il rischio di trasmissione è particolarmente elevato.

Se si ritiene di aver avuto un comportamento a rischio e, all’improvviso, si avvertono sintomi simili a quelli dell’influenza, sottoporsi al test e affidarsi precocemente alle cure di uno specialista sono azioni fondamentali per impedire che l’infezione progredisca.

LATENZA CLINICA

(o infezione cronica o asintomatica)

Il sistema immunitario in questa fase può essere in grado di difendersi abbastanza bene; le persone possono non mostrare sintomi e apparire sane. Il virus, però, continua a replicarsi e a intaccare il sistema immunitario. Questo attacco continuo può contribuire allo sviluppo di numerosi problemi di salute, anche gravi.

Anche se non ci sono cure definitive per l’HIV, le terapie antiretrovirali oggi disponibili possono evitare la trasformazione della sieropositività in AIDS oltre a ridurre il rischio di trasmettere l’infezione ad altre persone.

AIDS

La diagnosi di AIDS viene fatta quando la conta dei Linfociti T CD4 scende al di sotto delle 200 cellule/mm3. Si tratta dello stadio finale dell’infezione da HIV in cui il sistema immunitario è ormai gravemente danneggiato e la persona sieropositiva sviluppa una serie di infezioni chiamate “infezioni opportunistiche” che possono manifestarsi anche contemporaneamente in varie parti dell’organismo.

In assenza di trattamento la sopravvivenza è di circa 3 anni, ma il ricorso a terapie mediche mirate assunte in maniera regolare può permette di mantenere una carica virale sotto controllo e aiutare a gestire lo stato di AIDS conclamata.

  1. www.avert.org/professionals/hiv-science/types-strains
    www.avert.org/professionals/hiv-science/stages-infection
    aidsinfo.nih.gov/understanding-hiv-aids/fact-sheets/19/46/the-stages-of-hiv-infection
    aidsinfo.nih.gov/understanding-hiv-aids/fact-sheets/19/73/the-hiv-life-cycle
    Kroon et al, Acute HIV infection detection and immediate treatment estimated to reduce transmission by 89% among men who have sex with men in Bangkok Journal of the International AIDS Society 2017, 20:21708

  2. www.epicentro.iss.it/aids/

  3. Capobianchi MR, INFEZIONI DA HIV: revisione del percorso diagnostico presentata al XLIII CONGRESSO NAZIONALE AMCLI –2014

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