Vitamina D e tumore alla prostata: quale correlazione?

Vitamina D e tumore alla prostata: quale correlazione?

Da tempo, la vitamina D è oggetto di grande interesse da parte della letteratura scientifica per le molteplici funzioni che ha, o che si suppone avere.

Se prima erano noti in particolare i suoi effetti benefici sull'apparato scheletrico, oggi sappiamo che la vitamina D è coinvolta in numerosi meccanismi e svolge un'azione importante per diversi tessuti e organi.

Molti studi hanno individuato, per esempio, un legame interessante tra la carenza di vitamina D e alcune patologie tumorali, tra cui proprio il tumore della prostata.

Nel corso degli anni, la ricerca ha dimostrato la presenza di recettori per la vitamina D in molti distretti corporei, come muscoli, fegato, pancreas, sistema nervoso centrale e, appunto, la prostata. Questo ha portato diversi studi a ipotizzare un ruolo della vitamina D nel funzionamento del sistema immunitario, e quindi anche nell'oncogenesi, vista la sua azione sui processi di differenziazione cellulare.

Che cos'è la vitamina D

Quando si parla di vitamina D non ci si riferisce a una singola sostanza, bensì a un gruppo di ormoni costituito da cinque vitamine, identificate con numeri che vanno da 1 a 5.

Le due forme principali sono il colecalciferolo o vitamina D3, sintetizzato dagli organismi animali tra cui l'uomo, e l’ergocalciferolo o vitamina D2, che è invece di origine vegetale ed è assunto solo con l’alimentazione.

Le ragioni alla base del deficit di vitamina D

La vitamina D3 è sintetizzata nella pelle durante l’esposizione ai raggi ultravioletti. Le radiazioni solari sono infatti fondamentali per la sua sintesi: per questo motivo, un'insufficiente esposizione al sole è un fattore di rischio che può determinare la carenza di questa importante vitamina.

In particolare, alle nostre latitudini i benefici dell'irraggiamento solare diretto sono difficili da ottenere e inoltre la buona norma di utilizzare protezioni solari inibisce di fatto questo processo naturale: ciò implica che nelle nostre aree geografiche il deficit di vitamina D sia molto frequente.

L'ipovitaminosi è inoltre incrementata da fattori quali l'obesità, diffusissima in Occidente ed essa stessa tra i fattori favorenti il carcinoma prostatico, e dalla presenza di patologie sistemiche quali l’insufficienza epatica, l’insufficienza renale e le malattie neurodegenerative.

Vitamina D e tumori

Ma, esattamente, qual è il legame tra deficit di vitamina D e tumore alla prostata? Gli effetti antitumorali della vitamina D sembrano essere legati al calcitriolo, cioè alla forma attiva della vitamina D3, composto potenzialmente in grado di inibire la crescita neoplastica.

Tuttavia, gli studi sul campo hanno mostrato risultati non uniformi: nonostante sia chiaro un ruolo di questo nutriente nella carcinogenesi, alcune ricerche non hanno rilevato una correlazione tra livelli di vitamina D e incidenza o andamento della malattia.

Carcinoma prostatico e vitamina D: i risultati

Tra gli studi che hanno rilevato questa correlazione ne citiamo uno americano, pubblicato nel 2016 su Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention, che ha mostrato come gli uomini con una concentrazione più elevata di vitamina D prima della diagnosi presentassero un rischio di decesso inferiore del 28% rispetto a quelli con concentrazioni più basse.

La ricerca indicava, inoltre, che la patologia fosse meno aggressiva al momento dell’intervento di prostatectomia proprio nei pazienti con adeguati livelli plasmatici di vitamina D.

Uno studio pubblicato nel 2022 da Jama Network Open, nonostante non abbia riscontrato differenze nell'incidenza della malattia, ha però evidenziato come la supplementazione di vitamina D riducesse del 1,7% il rischio di metastatizzazione e di decesso nelle forme di cancro avanzato.

Risultati contrastanti

Al contrario, altri studi e metanalisi non hanno riscontrato evidenze significative che giustifichino un'integrazione di vitamina D a scopo preventivo o nella malattia in corso con il fine di ridurne l'aggressività, il rischio di metastasi o per aumentare la speranza di vita.

Per esempio, una revisione uscita nel 2008 su Nutrition and Cancer dimostrava come i livelli di vitamina D introdotti per via alimentare non mostrassero correlazioni con il carcinoma prostatico.

Servono ulteriori studi per fare chiarezza

Tutto ciò ci porta alla conclusione che l’impiego della vitamina D per prevenire il carcinoma prostatico o abbassare il rischio di progressione è ancora oggetto di dibattito e sono pertanto necessari ulteriori studi accurati per definire se l’integrazione di questo nutriente possa essere impiegata in prevenzione primaria, per ridurre la progressione o in associazione ai farmaci per incrementarne l’efficacia.

Hai una domanda?


Scrivi ai nostri Esperti

Chandler PD et al; VITAL Research Group, "Effect of Vitamin D3 Supplements on Development of Advanced Cancer: A Secondary Analysis of the VITAL Randomized Clinical Trial". JAMA Netw Open. 2020 Nov 2;3(11):e2025850. doi: 10.1001/jamanetworkopen.2020.25850. Erratum in: JAMA Netw Open. 2020 Dec 1;3(12):e2032460. PMID: 33206192; PMCID: PMC7675103. www.jamanetwork.com/journals/jamanetworkopen/fullarticle/2773074

Huncharek M et al, "Dairy products, dietary calcium and vitamin D intake as risk factors for prostate cancer: a meta-analysis of 26,769 cases from 45 observational studies". Nutr Cancer. 2008;60(4):421-41. doi: 10.1080/01635580801911779. PMID: 18584476. www.pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/18584476/

Mondul AM et al, "Circulating 25-Hydroxyvitamin D and Prostate Cancer Survival". Cancer Epidemiol Biomarkers Prev. 2016 Apr;25(4):665-9. doi: 10.1158/1055-9965.EPI-15-0991. Epub 2016 Jan 25. PMID: 26809275; PMCID: PMC4873366. www.aacrjournals.org/cebp/article/25/4/665/71060/Circulating-25-Hydroxyvitamin-D-and-Prostate

Pendenza D, Pendenza E, "Ipovitaminosi D e carcinoma prostatico: quale correlazione". Una rassegna della letteratura", Medico & Paziente, www.medicoepaziente.it/2023/ipovitaminosi-d-e-carcinoma-prostatico-quale-correlazione-una-rassegna-della-letteratura


EM-124326

Logo Janssen | Pharmaceutical Companies of Johnson & Johnson