I pazienti affetti da MICI che sono portatori di stomia possono necessitare di qualche attenzione in più nella scelta degli alimenti da portare in tavola. Dopo la medicazione dell'apertura sull'addome, praticata in seguito a resezione di una parte dell'intestino oppure all'asportazione del colon, l'apparato digerente lavora in modo diverso dalla norma e questo può avere alcune ripercussioni sulla vita del paziente, specialmente nelle fasi iniziali.
La riabilitazione nutrizionale dopo interventi così importanti può richiedere periodi di tempo anche lunghi, prima che l’emissione delle feci ritorni adeguata e che il paziente possa recuperare una vita normale da ogni punto di vista. Proprio per raggiungere questi obiettivi le scelte nutrizionali nei pazienti stomizzati devono mirare a migliorare la consistenza
delle feci, che potrebbero essere talvolta troppo liquide altre volte troppo dure, a ridurre
la presenza di gas e a garantire al contempo un giusto apporto di nutrienti nonostante
l'assenza di una sezione più o meno estesa di intestino.
In linea generale i pazienti stomizzati con malattia di Crohn o rettocolite ulcerosa possono mangiare ciò che vogliono, prestando comunque attenzione ad alcuni fattori. Ovviamente potrà essere necessario del tempo prima di imparare a conoscere il proprio
"nuovo" intestino: in questo senso il paziente imparerà a regolarsi, nella scelta degli alimenti, seguendo un approccio basato su "prove ed errori". Per questa ragione spesso i Gastroenterologi consigliano di tenere un diario alimentare.
Al netto della variabilità individuale, la ricerca è arrivata oggi a definire alcune indicazioni generali valide un po' per tutti i pazienti portatori di stomia. Cerchiamo di sintetizzarle:
- non saltiamo i pasti e mangiamo a orari regolari;
- mastichiamo adeguatamente: si migliora così il transito intestinale e si evitano occlusioni a livello della stomia;
- evitiamo di ingurgitare aria durante la masticazione: potrebbe favorire la formazione di gas intestinali;
- consumiamo una cena leggera e non corichiamoci subito dopo: così evitiamo l'emissione di feci durante la notte;
- proviamo i cibi nuovi uno per volta, in modo da individuare subito un'eventuale fonte di problemi;
- consumiamo pasti piccoli e frequenti per facilitare la digestione ed evitare la formazione di gas nell’intestino;
- scegliamo metodi di cottura semplici e consumiamo gli alimenti ben cotti;
- monitoriamo il peso corporeo: un aumento eccessivo può influire negativamente sulle caratteristiche anatomiche della stomia;
- evitiamo inutili restrizioni dietetiche autoimposte: sentiamo sempre il parere del Gastroenterologo, chirurgo o nutrizionista!
Pur non essendoci cibi assolutamente vietati ai portatori di stomia, può comunque essere utile ridurre alcuni alimenti che potrebbero causare alterazioni dell'alvo. Tra questi ci sono i fritti, i grassi di origine animale, gli zuccheri, l'alcol, la caffeina e alcuni che potrebbero avere un'azione infiammatoria:
- aglio, cipolla e porro;
- cavolfiore, cavoli e broccoli;
- legumi quali piselli, fagioli e ceci;
- funghi;
- spezie;
- frutta secca oleosa e castagne;
- alcuni tipi di frutta tra cui datteri, susine, prugne, cachi, fichi, uva e melone;
- carni e pesci affumicati;
- crostacei.
È inoltre buona norma evitare dolcificanti presenti in caramelle, gomme da masticare e alcune marmellate (ad esempio il sorbitolo, il mannitolo e lo xilitolo), che possiedono proprietà lassative. Infine non ci sono grosse controindicazioni con i latticini: meglio però sceglierli senza lattosio ed evitare i formaggi molto stagionati.
Ricordiamo infine che le indicazioni possono variare a seconda del tipo di stomia (colostomia, in cui la parte rimanente di colon dopo una sua resezione è rabboccata alla parete addominale, oppure ileostomia, in cui è invece l'ultima parte dell'intestino tenue a essere portata all'esterno): facciamo quindi riferimento ai suggerimenti specifici che
vengono dai medici e dai chirurghi che ci hanno in cura. Nei pazienti a cui è stato asportato per intero o in parte il colon è in particolare importante monitorare l'adeguata
idratazione: la funzione principale di questo organo è infatti quella di riassorbire acqua e sali quali sodio e potassio. In questi casi potrebbe essere quindi importante reintegrare la perdita di liquidi bevendo molto ma anche con integratori. Da evitare invece i liquidi troppo caldi o troppo freddi che potrebbero influenzare la motilità intestinale favorendo la diarrea. No invece alle bibite gassate.
EM-108729