Un messaggio chiaro che non lascia spazio ai dubbi quello sottolineato dalle Linee guida internazionali per l'esercizio in oncologia pediatrica (iPOEG), pubblicate nel 2021 sulla rivista Translational Behavioral Medicine e frutto della collaborazione di diversi esperti del settore1.
Nello stesso documento si legge anche che il movimento è possibile e importante per tutti i bambini e adolescenti con tumore: a tutte le età, diagnosi, stadi e fasi e anche in tutti i contesti (ospedale, scuola, routine quotidiana)1.
Cerchiamo allora di capire meglio perché l’esercizio è tanto importante e come sfruttarne al meglio tutti i benefici.
Prima di iniziare a parlare dei benefici del movimento, è fondamentale fare chiarezza sui termini. Anche se spesso sono usati come sinonimi, infatti, attività fisica ed esercizio fisico non sono esattamente la stessa cosa. Con l’espressione attività fisica si intende infatti “qualsiasi movimento corporeo prodotto dai muscoli scheletrici che richiede un dispendio energetico”, mentre l’esercizio fisico è “un’attività fisica pianificata, strutturata e ripetitiva allo scopo di migliorare la salute e mantenere la forma fisica”. Ciò che è importante ricordare è che, indipendentemente dal fatto che sia attività fisica o esercizio, il movimento può avere effetti positivi importanti per bambini e adolescenti con un tumore1,2.
Questi giovani pazienti vanno infatti incontro a sfide importanti dal punto di vista fisico e psicologico a causa della malattia e degli effetti collaterali delle terapie antitumorali, come per esempio nausea, debolezza muscolare, stanchezza, riduzione dell’energia o dolore2,3. Gli interventi chirurgici possono portare a problemi con l’equilibrio e la coordinazione, per non parlare poi di impedimenti fisici al movimento legati ad altre terapie come, per esempio, il dover rimanere isolati in una stanza o essere attaccati a una flebo2.
Quali sono dunque gli effetti positivi del movimento in questi pazienti?
Come ricordano gli esperti, mantenersi attivi aiuta a rimanere in forma durante il trattamento, migliorare i livelli di energia per partecipare alle attività quotidiane (come andare a scuola o giocare con gli amici), migliorare il senso di benessere e la fiducia in se stessi (merito del rilascio di endorfine con l'esercizio fisico), sentirsi parte di un gruppo (soprattutto negli sport di squadra), migliorare il sonno e la funzionalità dell’intestino e la densità ossea, e tanto altro ancora2.
Attenzione però a non forzare la mano: potrebbero essere necessarie precauzioni e adattamenti, a seconda del tipo di tumore del bambino, dello stadio in cui si trova e del tipo di attività in questione2.
Il tema del movimento per bambini e adolescenti che affrontano o hanno affrontato un tumore è sempre più al centro dell’attenzione degli esperti. Ne è prova il fatto che all’ultimo congresso della Società Europea di Oncologia Pediatrica (SIOPE), svoltosi a Milano dal 13 al 17 maggio 2024, un’intera sessione è stata dedicata all’argomento ed erano presenti in loco esperti in tuta e scarpe da ginnastica per dimostrare come il movimento sia fondamentale per i piccoli pazienti4.
Anche i dati disponibili in letteratura sono concordi nel mostrare i benefici dell’attività fisica e dell’esercizio, ma, nonostante ciò, la popolazione dei giovani pazienti oncologici è ancora poco attiva1,5. Per invertire questa tendenza è importante che tutti – medici, pazienti, e genitori – abbiano a disposizione indicazioni chiare, altrimenti pazienti e genitori rischiano di commettere errori nella scelta della quantità e qualità di movimento da svolgere e i medici potrebbero avere dubbi su cosa prescrivere ai loro pazienti1.
Ecco allora alcune raccomandazioni e indicazioni che emergono dalle già citate linee guida iPOEG1 e dal lavoro del gruppo multidisciplinare Network ActiveOncoKids5.
Genitori e amici possono fare molto per aiutare i giovani pazienti oncologici a muoversi di più.
Una delle prime cose da ricordare è che l’attività fisica non deve essere sempre uguale: ci saranno giorni nei quali il bambino o il ragazzo avrà più voglia di muoversi, altri nei quali invece preferirà restare più tranquillo. È tutto normale e va bene così1,2.
Inoltre, non tutti i bambini amano lo sport. È possibile che il bambino non fosse particolarmente interessato allo sport prima della diagnosi di tumore, ma dato che l'esercizio fisico può essere una parte importante della riabilitazione e del benessere è importante confrontarsi con l’equipe medica per avere i consigli giusti su come e quanto muoversi2.
Alcuni consigli per cominciare a muoversi e rimanere attivi2:
Ultimo consiglio, ma forse il più importante, nel caso di dubbi sull’attività fisica e l’esercizio per un giovane paziente oncologico, è fondamentale rivolgersi al medico o allo specialista del movimento, che saprà indirizzarvi verso la scelta più adatta per ciascun caso2.
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