28 Dicembre 2022
MIELOMA MULTIPLO
Altre, tuttavia, sono meno conosciute, come ad esempio l’alto rischio di sviluppare trombosi, soprattutto tromboembolia venosa. Non è ancora chiaro quali siano le ragioni che determinino questo aumento del rischio, per questo motivo uno studio italiano, pubblicato su Journal of Clinical Medicine, ha provato ad approfondire e ha aperto una nuova prospettiva alla ricerca: studiare la presenza di microvescicole di membrana proprio nei pazienti in corso di trattamento.
Gli scienziati italiani hanno esaminato 92 pazienti in trattamento attivo e 31 pazienti con mieloma multiplo indolente in regime di monitoraggio, detto anche “watch and wait”, per analizzarne livelli nel sangue di microvescicole e di citochine, tra cui le interleuchine 10 e 17 (IL-10, IL-17) e il fattore di crescita TGF-beta.
Di cosa si tratta? Le microvescicole (MV) sono piccole vescicole di membrana rilasciate dalle cellule attivate dalla malattia. Tali microvescicole, come mostra lo studio, sono rilevabili più frequentemente in pazienti con mieloma multiplo in trattamento attivo che non in quelli in regime “watch and wait”. Dimostrare questa “compresenza” - poiché ancora non si può parlare di correlazione - tra trattamento attivo e livelli elevati di microvescicole era il primo obiettivo dei ricercatori. Secondo lo studio, infatti, questa compresenza potrebbe essere fondamentale per capire meglio cosa determini l’aumentato rischio di trombosi nei pazienti.
Come spiegano i ricercatori nel loro articolo, proprio nei pazienti in trattamento attivo, il rischio di sviluppare tromboembolie venose è più alto: tutti questi pazienti mostravano concentrazioni più elevate di microvescicole nel plasma e solo in questo gruppo si sono registrati episodi di tromboembolia venosa (14 in totale).
«Questo è il primo studio prospettico che correla i livelli di microvescicole con diverse citochine infiammatorie nel mieloma multiplo», hanno scritto i ricercatori nel loro rapporto. «Nel complesso, abbiamo scoperto che le VM aumentano nei pazienti con MM trattati in diversi regimi».
Questi 14 pazienti riportavano anche concentrazioni più elevate di fattore di crescita TGF-beta, mentre mostravano livelli più bassi di interleuchina-17. Un valore che, tuttavia, secondo gli studiosi sarebbe un indicatore della risposta ai trattamenti.
Seppure ancora non sia stato chiarito il motivo per cui i pazienti con mieloma multiplo siano più a rischio di trombosi, le relazioni emerse dallo studio sembrano indicare una promettente strada di ricerca e invitano a nuovi studi riguardo al ruolo di questi fattori.
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Gidaro A, Manetti R, Delitala AP, et al. Incidence of venous thromboembolism in multiple myeloma patients across different regimens: role of procoagulant microparticles and cytokine release, Journal of Clinical Medicine, 2022; 11(10): 2720. doi: 10.3390/jcm11102720.
Moore V. Microvesicles and Possible Implications for Patients With Multiple Myeloma, Hematology Advisor, 14 Luglio 2022.