Grazie agli sforzi della comunità scientifica, i trattamenti farmacologici per l’HIV sono diventati sempre più efficaci e tollerati. Se iniziati per tempo garantiscono una buona prospettiva di vita, permettono alle madri di non trasmettere l’infezione ai propri figli durante la gravidanza, il parto o l’allattamento (trasmissione verticale) e riducono il rischio di evoluzione della malattia in AIDS.
Grazie a una gestione clinica più efficiente della persona sieropositiva e all’impegno di svariate associazioni nazionali e internazionali per sensibilizzare su questo tema, negli ultimi anni il numero dei morti causati da AIDS si sta riducendo notevolmente. Tuttavia, il numero di decessi è ancora molto alto, soprattutto a causa della difficoltà di accesso ai trattamenti che si riscontra nei Paesi più poveri.
La strada da percorrere per mettere fine alle morti attribuibili all'AIDS è ancora molto lunga. Ma l'obiettivo dell'OMS e delle Nazioni Unite oggi non sembra più un traguardo così impossibile da raggiungere.