La depressione viene spesso accompagnata da dolori cronici che rendono ancor più difficile la sua diagnosi e, di conseguenza, più complesso il suo trattamento. Fino all’85% dei pazienti con dolori cronici soffrono di depressione.
Dolori fisici cronici e depressione sono spesso legati l’un l’altro, dando vita ad un circolo vizioso in cui le due condizioni si alimentano a vicenda andando a complicare ulteriormente la complessa situazione in cui si trova il malato di depressione. L’influenza è sempre reciproca: i malati di depressione possono manifestare problematiche di tipo fisico e percepiscono il dolore in maniera più intensa.
Allo stesso tempo il dolore cronico - dolore continuo o ricorrente ad intervalli di mesi o anni - e i problemi che ne conseguono possono influenzare e logorare l'umore in breve tempo. La perdita di ore di sonno e un prolungato periodo di stress sono le gravi conseguenze del dolore cronico.
Studi clinici hanno dimostrato che il dolore cronico può generare un frustrante stato di stress che spesso porta alla depressione: fino all'85% dei pazienti con dolore cronico sono affetti da depressione grave.[1]
Sindromi croniche e talvolta disabilitanti come la fibromialgia, la sindrome dell'intestino irritabile, il mal di schiena, il mal di testa e il dolore ai nervi sottopongono i malati a pesanti stati d’ansia contribuendo ad una percezione del dolore più acuta del normale e ad una percentuale di rischio alla disabilità più alta.