Professore Associato di Psichiatria
Dipartimento di Neuroscienze, Imaging, Scienze Cliniche
Università G. D'Annunzio - Chieti - Pescara
Professore Ordinario di Psichiatria
Facoltà di Medicina e Psicologia
Az. Ospedaliero-Universitaria Sant'Andrea
Sapienza Università di Roma
Professore Ordinario di Psichiatria
Dipartimento di Neuroscienze dell'Università degli Studi di Torino
Polo San Luigi
Professore Ordinario di Psichiatria
Dipartimento di Medicina Molecolare
e dello Sviluppo Università di Siena
Come si fa a capire se si è depressi?
Non è semplice capire se si è depressi. Il Prof. Martinotti suggerisce per prima cosa di confrontare la condizione in cui ci si trovava prima con quella attuale: la mancanza di motivazione, il cambiamento di alcuni stili di vita, la difficoltà di mettersi in moto, la mancanza della capacità di provare piacere (anedonia), i disturbi del sonno sono alcuni sintomi che dovrebbero far riflettere.
Esistono dei campanelli d'allarme che aiutano ad identificare il rischio concreto di suicidio?
Già i primi studi sul suicidio identificarono dei segni premonitori, identificabili dai familiari e dai medici. Il Prof. Maurizio Pompili ci presenta questi “campanelli d’allarme” e si sofferma sull’importanza di riconoscerli come tali.
Quali sono i sintomi principali di una sindrome depressiva?
I sintomi principali di una sindrome depressiva sono molti. Tra i sintomi più caratteristici vi sono una tristezza persistente e l’anedonia, ovvero la perdita del piacere nello svolgere le attività, come ci spiega nel dettaglio il Prof. Giuseppe Maina.
La depressione è una malattia ereditaria?
Nella depressione esiste una componente ereditaria, ma si tratta principalmente di una predisposizione a questa patologia. Anche i fattori ambientali possono aumentare o mitigare questa predisposizione genetica.
Quali sono i fattori che entrano in gioco nell’insorgenza della depressione?
Svariati fattori entrano in gioco nell’insorgenza della depressione: predisposizione genetica, stile di vita poco salutare, traumi, problemi psicologici e/o sociali. Ce ne parla il Prof. Andrea Fagiolini.